Il 26 Ottobre 1919 nasceva il futuro ultimo Shah di Persia. Sergio Romano colloca Mohammad Reza Pahlavi nella stessa categoria dei due principali modernizzatori islamici (Mohammed Ali, fondatore dell’Egitto moderno, e Kemal Atatürk, creatore della Repubblica turca), senza però averne il carattere.

Il 16 Gennaio 1979, lo Shah fuggì dall’Iran, caso più unico che raro di un regime crollato per eccesso di denaro investito male. L’oceanica liquidità generata dallo shock petrolifero, anzichè modernizzare il paese, provocò inflazione galoppante, corruzione e rivolta popolare.

Altri eventi cataclismici nel 1979 plasmarono in modo molto negativo i decenni successivi.

Il primo Febbraio, Ruhollah Khomeini atterrò a Teheran dopo anni di esilio. Accolto come un nonno premuroso, l’ayatollah diventò il principale artefice del fanatismo shiita. Ruppe le relazioni amichevoli con Israele, ispirò la fondazione Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza, e spazzò via tutta una generazione di boomers iraniani, specialmente le classi del 1963 e 1964; quella generazione di convinti edonisti, e recalcitranti al suo credo, fu mandata a morire nella sanguinosissima e inutile guerra di frontiera contro l’Iraq. Utile però a far fuori loro.

Qualche mese più tardi venne inaugurata quella che alcuni (io) definisco lo schema Ponzi della politica estera americana: sconfiggere il nemico di oggi, armando i nemici di domani. Il 3 Luglio 1979, infatti, il presidente Carter mise in moto l’operazione Ciclone, per armare e finanziare i mujahidin afgani contro il regime filo-sovietico. Anni dopo il segretario di stato americano Brzezinski era ancora orgoglioso di quella strategia, lanciata per innescare un “Vietnam sovietico”. L’URSS evidentemente cadde nella trappola e invase l’Afghanistan il 24 Dicembre 1979. Chi ha colpa dell’incubo senza fine nel quale è precipitato quel paese nei decenni successivi? E’ l’eterna domanda senza risposta: è nato prima l’uomo o la gallina? So solo che il 3 Luglio sorge prima del 24 Dicembre di uno stesso anno.

Il 20 Novembre 1979 centinaia di fanatici sauditi occuparono la più grande moschea della Mecca. Da bravi occidentali tenderemmo a dire “chissene frega”, se non fosse che quella fu la data di nascita del fanatismo sunnita. L’occupazione fu repressa nel sangue, ma il regime saudita sterzò decisamente verso un sunnismo più intransigente, e nel frattempo espulse dal paese Bin Laden e i suoi compagni di merende: che andassero fuori a rompere le balle, tanto l’operazione Ciclone avrebbe continuato a sponsorizzare la loro ragione di vita.

 

L’immagine su questo blog è di Deborah Joy Bormann @deborahjoybormann.

Deborah nasce a Trieste, città di confine, da padre statunitense e madre spagnola. Vive a Bologna, Pisa, Amsterdam, Madrid, San Francisco. Una serie di coincidenze e passioni la porta a Torino, oramai città d’adozione.
Spirito indipendente, visionario e… disperatamente ottimista.
Madre, compagna, insegnante, arteterapeuta e artista.
Da sempre adora leggere, scrivere, pensare e creare.

Le idee espresse da Andrea nei suoi articoli non rappresentano necessariamente le opinioni e le convinzioni di Deborah.

 

 

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