Bologna

Nuovo centro islamico, il Comune dà l'ok e la Lega fa ricorso

Eikon 
Via Pallavicini, concesso il diritto di superficie per 99 anni all'Ente di gestione in cambio dei terreni. Lepore: "A prova di ricorso".  Lafram: "Fiero di essere bolognese. Non è un regalo, prima ci stavamo gratis"
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BOLOGNA  Il consiglio comunale di Bologna ha approvato la delibera sulla permuta del complesso immobiliare dove si trova il centro di cultura islamica di via Pallavicini, con un'area di viale Felsina. L'Ente di gestione dei beni islamici in Italia diventerà il titolare del diritto di superficie per 99 anni del complesso e in cambio, alla pari, il Comune acquisisce, appunto, l'area di 6.587 metri quadri, di proprietà dell'Ente cui fanno capo i beni immobili adibiti a centri islamici, e 350 mila euro.

La delibera, annunciata a fine luglio dal sindaco Virginio Merola, è passata con 18 voti favorevoli (Pd, Coalizione civica), sette contrari (Lega nord, Forza Italia, Insieme Bologna) e due non votanti (M5s e gruppo Misto). La Lega ha annunciato l'impugnazione in tribunale del provvedimento.

Prima del voto, l'assessore Matteo Lepore ha replicato alle accuse delle opposizioni e nel mirino finisce innanzitutto Lucia Borgonzoni (Lega), che dopo le prime battute della discussione ha lasciato il Comune "sfuggendo al dibattito in consiglio", punge Lepore: "Forse un po' si vergogna delle argomentazioni delle opposizioni, qui non c'è ed ha preferito parlare tramite le agenzie". Più in generale, "non capisco perchè la destra, invece di costruire alla luce del sole un orizzonte nuovo di democrazia e partecipazione come provò a fare la giunta Guazzaloca preferisca rifugiarsi dietro al Tar, alla Corte dei Conti e all'ostruzionismo".

Fatte queste considerazioni, "è dal 1999 che si discute di questa cosa e nessuno ha il coraggio di risolverla", sottolinea Lepore , " questa amministrazione ha deciso di farlo "senza alcun timore e a testa alta", con un atto in grado "di reggere qualsiasi ricorso e di reggere il consenso dei cittadini".

"Sono fiero di essere un cittadino di questa città" commenta Yassine Lafram, portavoce del centro di cultura islamica:  "Siamo una comunità integrata ed integrante che da anni dialoga con la città nel suo insieme", sottolinea Lafram, che è anche presidente dell'unione delle comunità islamiche d'Italia (Ucoii). In cambio di un diritto di superficie di 99 anni, dobbiamo pagare 305.000 euro e cedere la piena proprietà di un terreno di 6.500 metri quadrati. Quando sento parlare di regalo penso sempre alla giunta Guazzaloca, che ci diede la sede in via Pallavicini e dove non avevamo mai pagato un affitto finchè non è arrivata questa amministrazione targata Pd".