Bologna

Saluto romano a Marzabotto: ricorso sull'archiviazione, udienza a novembre

Il gesto del calciatore Luppi non fu considerato apologia del fascismo
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BOLOGNA - Potrebbe non essere chiusa la vicenda dell'archiviazione del saluto romano del calciatore Eugenio Maria Luppi sul campo di Marzabotto, il Comune della strage nazifascista di 74 anni fa in cui morirono quasi 800 persone.

Dopo il reclamo presentato dal Comune, tramite l'avvocato Andrea Speranzoni, il giudice monocratico Paola Palladino ha infatti fissato per il 20 novembre un'udienza per decidere sull'episodio avvenuto il 12 novembre dello scorso anno. All'udienza non è prevista la presenza delle parti, che potranno inviare prima memorie scritte.

Luppi, difeso dall'avvocato Alessandro Veronesi, era stato indagato per apologia di fascismo dopo l'esultanza col braccio teso nel campo del paese dell'Appennino. Nei mesi scorsi la Procura ne aveva chiesto l'archiviazione, poi disposta dal Gip, non riscontrando nel gesto di Luppi "nessun pericolo all'ordinamento democratico". Provvedimento di cui il Comune ha chiesto l'annullamento e di valutare la violazione del principio del contraddittorio, ovvero "il non averci avvertito della richiesta di archiviazione".