Bologna

Rissa in piscina a Bologna, insulti razzisti all'allenatore cubano nella pallanuoto femminile

Epiteto di un genitore di un'atleta della Triestina al tecnico Sotolongo. Gli ospiti: "Non è vero"

1 minuti di lettura
BOLOGNA - Brutto episodio domenica mattina alla piscina dello Sterlino: rissa a bordo vasca e insulti razzisti all'allenatore cubano della Rari Nantes Bologna, squadra femminile di serie A2 di pallanuoto. Il genitore di un'atleta della Triestina, squadra ospite che ha poi vinto con merito 11-8 l'esordio in campionato, ha rivolto un epiteto discriminatorio ("Negro di m...") ascoltato chiaramente da tutti i presenti al preparatore atletico della squadra di casa, Hector Cuesta Sotolongo.

"Sono rimasto molto colpito, non so cosa farò, devo riflettere" ha dichiarato il cubano al Resto del Carlino.

"Non è accettabile - scrive la Rari Nantes in una nota - che questo succeda in una partita di pallanuoto femminile, che è uno sport dilettantistico. E non è neppure sopportabile che chi si macchia di questi comportamenti (che sono reati) sia un genitore: bell'esempio. La società è vicina e solidale con Sotolongo e lo affiancherà in qualsiasi azione che riterrà opportuna intraprendere".

Ma Trieste smentisce tutto all'Ansa:  "A quanto risulta alla Società Pallanuoto di Trieste l'episodio riferito dalla Rari Nantes di Bologna non è accaduto. C'è stato un parapiglia, ma in ogni caso, qualsiasi episodio avvenuto durante la partita di ieri non ha coinvolto nessun tesserato della pallanuoto Trieste, che è assolutamente contraria a qualsiasi forma di discriminazione e razzismo".