Bologna

Bologna, il tema della bambina in classe: "Auguro a tutti i razzisti di non esserlo per sempre"

La mamma posta il foglio nei social: "Voglio diventi virale, abbiamo bisogno di messaggi positivi"
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BOLOGNA - Tema in classe: "Che cosa è per te il razzismo? Parlane". Un'alunna è sincera e attacca: "Neanche io so bene cos'è il razzismo". Ma poi lo sa benissimo, con la maestra hanno lavorato per mesi leggendo libri, guardando film, discutendo in aula tra compagni, tanti che arrivano da altri mondi o che sono nati qui, ma hanno i genitori originari del Marocco e delle Filippine. E infatti, la bimba, 10 anni, continua: "So solo che è chiusura mentale nelle persone. Non accettare qualcuno per il colore della pelle è impossibile, è terribile! Ma il razzismo non si manifesta solo con una persona di un altro colore, parte tutto dalla religione, poi dalle abitudini, dai vestiti, dai cibi". Infine le conclusioni: "Io auguro a tutti i razzisti di non restare razzisti per sempre".

La mamma Francesca, una volta letto il tema a casa, ha deciso di postare in Facebook questo augurio: "Mi ha fatta commuovere, perchè è privo di violenza e odio. Voglio diventi virale perché abbiamo bisogno di messaggi positivi considerando i morti in mare. L'Italia può ripartire e migliorare a cominciare dai bambini".

La piccola racconta nel suo tema le varie forme di razzismo: "Una persona può essere razzista anche se non se ne accorge o non volendo. Si può essere razzisti anche in classe, non accettando un compagno ad esempio se è di un altro colore e quindi mangia diversamente e magari per quello nei suoi vestiti è impregnato l'odore delle spezie (cipolla, kerry, curcuma, aglio..) o perchè è un po' dispettoso, quella è una piccola forma di razzismo, che non ci deve essere, non bisogna avere disprezzo nei confronti di un compagno solo perchè è diverso, bisogna sforzarsi di accettarlo per come è".

E ancora: "La diversità ha sempre creato problemi nella mentalità delle persone". Dunque razzismo non è solo contro gli stranieri, ma contro le donne e, un tempo i migranti dal Sud: "Un tempo non si era razzisti solo con i neri, ma anche con i meridionali, che non potevano affittare case o stanze al nord, perchè sulla porta c'era scritto "non affittasi ai meridionali" - ricorda l'alunna - ma il bello è che oggi i meridionali che oramai avranno 60 anni, sono più inferociti e razzisti delle altre persone non so perchè, ma mi chiedo, se lo sono già scordati cosa gli facevano?".

La maestra Rosa, che lo scorso anno aveva lavorato coi bambini sul volontariato, ha scelto il tema del razzismo a partire dalla classe sempre più multietnica: "Abbiamo cominciato dal loro quotidiano, dalle piccole forme di razzismo, perché tante volte anche loro non si rendono conto che mettono da parte un compagno, sia esso disabile, straniero. Razzismo è tante cose, abbiamo parlato di ogni discriminazione sino ad arrivare al nazismo. Questa alunna è molto brava, ha raccolto il lavoro fatto".