Bologna

Salvini: "Potrei chiedere la grazia per Peveri". Anm accusa: "Delegittima i giudici"

Il ministro dell'Interno visita in carcere l'imprenditore piacentino condannato per aver sparato a un ladro. L'organismo di rappresentanza dei magistrati: "Chi ha incarichi di governo non dovrebbe far passare messaggi che violano la Costituzione"

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E' andato a trovarlo nella casa circondariale di Piacenza, per esprimergli la sua solidarietà. Il vicepremier, ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini ha fatto visita oggi ad Angelo Peveri, l'imprenditore piacentino condannato a quattro anni e mezzo di detenzione per il tentato omicidio di un ladro di nazionalità rumena.

L'episodio avvenne il 5 ottobre 2011: Peveri, che aveva colto un ladro mentre cercava di rubare del gasolio da un mezzo della sua azienda, lo aveva ferito con un fucile a pompa.

La visita di Salvini è durata circa un'ora. "Ho trovato - ha detto all'uscita dal carcere - una persona per bene. Da italiano la sensazione è di qualcosa che non è giusto, perchè che sia in galera un imprenditore che si è difeso dopo 100 furti e rapine e sia a spasso il rapinatore in attesa del risarcimento danni, questo mi dice che bisogna cambiare presto e bene le leggi". Salvini ha poi raccontato: "Abbiamo parlato del suo lavoro, ha dieci cantieri in dieci città, due figli che li devono portare avanti e due operai in meno". Quanto alla legittima difesa, "la legge che approveremo non guarda indietro ma avanti. Non è l'invito a nessuno a farsi giustizia da solo, ma se vengo aggredito o minacciato nella mia azienda o a casa mia ho diritto di difendermi senza passare 9 anni nei tribunali di mezza Italia, mi sembra il minimo del buon senso".

Anche per questo, il ministro dell'Interno si è detto possibilista sull'idea di rivolgersi al presidente della Repubblica per chiedere la grazia a favore di Peveri: "Andai da Mattarella per Monella, l'imprenditore bergamasco che subì una vicenda simile: ora, prima voglio parlare con l'avvocato per capire come intendono muoversi, e se servirà andrò dal presidente della Repubblica, non ho mica problemi".

In serata l'Assocazione Nazionale Magistrati ha tuonato contro la presa di posizione del ministro. "Le decisioni in merito alle modalità e alla durata di una pena detentiva spettano non al Ministro dell'Interno, che oggi ha fatto visita a un detenuto condannato con sentenza passata in giudicato, ma solo alla magistratura, che emette le sentenze in modo rigoroso e applicando le leggi dello Stato", ha detto l'Anm.

Rispondendo a una domanda dei cronisti, Salvini si è poi espresso sull'arresto dell'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni: "Queste non sono mai buonenotizie. Non festeggio gli arresti, se non quelli di mafiosi e terroristi. E le sentenze non le commento".