Bologna

Bologna, imbrattate le statue sull'amor patrio. Hobo rivendica l'atto

Foto Gianluca Perticoni (eikon)
Erano state da poco ricollocate dal Comune nella facciata di Palazzo d'Accursio. Merola: "Azione ignorante, è reato penale"
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Vernice rossa sul monumento appena ricollocato sulla facciata del Comune di Bologna: si tratta delle statue denominate "L'Amor Patrio e il Valore Militare" e della lapide che le accompagna. L'inaugurazione del loro riposizionamento all'ingresso di Palazzo D'Accursio risale ad appena una decina di giorni fa: stamattina il monumento è apparso imbrattato di vernice rossa tra la parte bronzea e quella in marmo.

Dopo poche ore la rivendicazione del collettivo Hobo: "Questa mattina, come ogni 11 marzo, abbiamo ricordato Francesco Lorusso, compagno ucciso dai carabinieri per ordine del Pci. Ieri notte sono state sanzionate con della vernice le statue e la targa in onore di Umberto I, fortemente volute dal Pd e da Virginio Merola".

Le statue portano la firma di Giuseppe Romagnoli e furono collocate sulla facciata del Comune nel 1909, in onore del re Umberto I. Poi furono rimosse nel 1943 per volere della Repubbica di Salò. L'amministrazione comunale ha deciso di riportarle nella loro posizione originaria, non senza qualche polemica, dopo il restauro finanziato dall'imprenditore Francesco Amante.

La Polizia locale ha scaricato le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza che riprendono piazza Maggiore. Nelle immagini, verso le 2 della notte scorsa, si vedono due persone lanciare qualcosa verso il monumento. Dopo le prime indagini, il materiale e la notizia di reato saranno trasmessi all’autorità giudiziaria. "L’imbrattamento delle statue di Romagnoli è innanzitutto un reato penale – afferma il sindaco Virginio Merola – ed è bene che i responsabili lo sappiano. Non ci possono essere scorciatoie politiche per un’azione ignorante. Come ho detto il giorno che abbiamo scoperto questo bellissimo restauro, la storia non può essere utilizzata per fini di parte".