L’Adamello è stato proclamato «Vetta sacra della patria». La cerimonia si è svolta stamattina, in coincidenza con il centenario della fine del Primo conflitto mondiale. Una bandiera di 50 metri, distesa sul versante sud della montagna, è il simbolo di questa celebrazione. Già alle 7 del mattino di sabato 7 luglio il tricolore aveva raggiunto la cima. Alle 12 la proclamazione.
In mattina, un treno storico ha raggiunto Edolo partendo da Iseo. E’ il contributo di Trenord al centenario della fine della Prima guerra mondiale. La locomotiva, con carrozze d’epoca, ha fermato in diversi stazioni della tratta camuna e trasportava un «folto gruppo di figuranti»: l’idea era che, nelle stazioni, si potesse così dare vita alla rievocazione storica degli anni della Grande Guerra, «quando i treni trasportavano sulle Alpi militari, viveri, armamenti», ricordano dalla società ferroviaria.
«Oggi le memorie dei padri si ascoltano meno, perché ci sono tante distrazioni, ma è bene meditare sul nostro passato». L’affermazione dell’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli fa da preambolo all’avvenimento culmine delle iniziative che nel bresciano celebrano l’anniversario della Grande Guerra: l’elevazione dell’Adamello a «Vetta Sacra alla Patria». Racconti di guerra, rievocazioni, omaggi ai caduti e memorie sono invero «narrati» proprio nella trama di quel tricolore 50 metri per 9, adagiato sulla cima dell’Adamello, in attesa delle commemorazioni che a Edolo — sabato 7 luglio 2018 — hanno portato all’importante cerimonia in quota, seguita dal sorvolo di 3 aerei militari.
«La bandiera distesa orizzontalmente, sulla cima del versante sud dell’Adamello, è un abbraccio ai caduti» ha messo in luce Roberto Bontempi, presidente dell’Associazione organizzatrice Impronta Camuna; sul pennone di 7 metri in acciaio inossidabile verrà issata un’altra bandiera, a mezzogiorno di sabato, durante la cerimonia con benedizione riservata alle Autorità. L’avvenimento è nel suo complesso ricco di simbologie, dal corollario di iniziative preparatorie rivolte alla cittadinanza, fino al momento dell’alzabandiera; tra gli appuntamenti che ci sono stati si contano la conferenza delle Crocerossine, la sfilata, la messa, la consegna dei Premi Impronta Camuna (al Cardinale Giovanni Battista Re; Truppe Alpine; ANA nazionale) e il dono di 2000 tricolori donati ai cittadini, sabato mattina; le tappe del Treno storico, che come le tradotte da Pisogne è giunto a Edolo sabato a 12.15 (www.improntacamuna.it, www.adamellovettasacra.it).
«L’ambiziosa iniziativa è parte di un programma articolato che celebra l’anniversario della Prima Guerra Mondiale in linea con il programma governativo ed europeo» ha sottolineato il prefetto Annunziato Vardè, ricordando l’adesione totale dei membri del Comitato promotore, presieduto dall’ammiraglio Binelli Mantelli. Il quale, a sua volta, ha rammentato il dovere di tramandare una memoria storica di Italia ed Europa «chiara e solida, non piegata sulle tendenze politiche». Per Edolo è un «orgoglio ospitare l’evento, veicolo per rinfrancare i valori insiti nel tricolore» ha affermato il sindaco Luca Masneri, citando l’art. 44 della Costituzione, riconoscimento della specificità della montagna, luogo sacro e spirituale.