27 luglio 2018 - 10:44

Acqua pubblica, Forza Italia
chiede di spostare il referendum
Mottinelli: pensiamoci

Il rischio è che la consultazione possa slittare di un anno

di M.Tr,

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Oggi, 27 luglio, in consiglio provinciale l’acqua pubblica tornerà a scaldare gli animi. Forza Italia presenterà una mozione per posticipare di fatto di un anno il referendum sul servizio idrico integrato. «E questa mozione - ricorda Mariano Mazzacani del Comitato referendario - potrebbe passare soltanto se a votarla è anche la maggioranza in seno al Pd». Tradotto, non sarà una votazione formale ma politica quella che si discuterà oggi in Broletto, presentata dal consigliere azzurro Isidoro Bertini, sindaco di Manerba. Il consiglio, giusto due mesi fa, aveva approvato la modifica del regolamento, premessa senza la quale non si potrebbe indire il referendum sulla gestione pubblica dell’acqua. Non solo, il presidente Pierluigi Mottinelli aveva dichiarato pubblicamente che la consultazione popolare si sarebbe tenuta il 28 ottobre. Un impegno istituzionale, ma anche politico. E tuttavia, il presidente ritiene che ci sia bisogno «di valutare se una Provincia in scadenza può tenere un referendum così importante» riflette Mottinelli. Una frase che rischia di infiammare le polveri. Si fa retromarcia? Salta la consultazione? «Io non ho cambiato idea sul referendum - risponde Mottinelli - ma se le elezioni provinciali, che erano fissate a gennaio, vengono anticipate per decreto al 14 ottobre, una riflessione bisogna farla. Ripeto: può una Provincia in scadenza tenere un referendum così importante?». Ma la posta in gioco è molto alta. Di mezzo c’è la gestione pubblica del servizio idrico. E con il surriscaldamento globale in aumento, è chiaro che una risorsa blu come l’acqua diventerà sempre più simile all’oro. Ecco perché in molti non vogliono una gestione privata di questa risorsa naturale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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