17 maggio 2018 - 17:05

Campagna elettorale costosa:
stima da 400mila euro

I partiti preventivano costi per 76mila euro (14mila il Pd solo mille FI). L’entourage di Del Bono dovrebbe spenderne 150mila, Vilardi intorno a 100mila

di Pietro Gorlani

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Poco più di 76 mila euro. È quanto hanno dichiarato nei bilanci preventivi delle spese elettorali i 18 partiti che si sfidano nella competizione elettorale cittadina del 10 giugno.
Cifra che però non comprende le spese che affronteranno i singoli candidati sindaco e consiglieri: voci, queste, che saranno disponibili nel bilancio consuntivo a fine estate e che comprenderanno anche le donazioni ricevute da privati cittadini, imprese, associazioni. A conti fatti, la stima di tutte le spese affrontate per la campagna elettorale dovrebbe avvicinarsi ai 400mila euro. Una campagna più costosa che in passato per un motivo abbastanza semplice: i due principali sfidanti (ovvero Emilio Del Bono e Paola Vilardi) hanno iniziato a fare campagna elettorale in anticipo pensando che l’appuntamento con le urne cadesse a maggio (mentre la data del voto è stata poi fissata per il 10 giugno). Lo staff a supporto di Del Bono ha preventivato di spendere una cifra intorno ai 150 mila euro. Non ci sono ancora dati certi ma guardando all’andamento storico delle spese elettorali anche il centrodestra a sostegno di Paola Vilardi dovrebbe spendere oltre i 100 mila euro. Discorso diverso per gli altri sei candidati sindaco (M5S, Pro Brixia, Brescia Italiana, CasaPound, Potere al Popolo, Pci).

Dando un occhio ai bilanci preventivi consegnati sabato alla commissione elettorale e pubblicati sul sito web del Comune, i sei singoli partiti del centrosinistra hanno preventivato spese per 39.475 euro. Il preventivo più ricco è quello di Brescia per Passione (il movimento che fa capo alla vicesindaco Laura Castelletti): tra spese di stampa (4200 euro), ideazione grafica (3mila), promozione post su Facebook (3mila), affissioni e altre voci ha dichiarato di investire 15mila euro. Il Pd invece punta molto sui depliant con il programma (quasi 9mila euro tra stampa e distribuzione) prevedendo in tutto una spesa di 14.320 euro. Segue la civica Del Bono Sindaco (4600 euro), Sinistra a Brescia (2100 euro), Brescia 2030 (con 1955 euro) e la civica Del Bono 2.0 (con soli 1500 euro).

I sei partiti del centrodestra hanno dichiarato un preventivo di spesa che è meno della metà di quella del centrosinistra, probabilmente decidendo di far ricadere i costi sui singoli candidati (a partire dal candidato sindaco). La Lega dichiara un preventivo di 13.300 euro mentre Forza Italia di soli mille euro (di cui 500 per la segreteria, 350 per la tipografia). Mille ne spenderà anche Fratelli d’Italia, 700 Il Popolo della Famiglia, 970 l’Udc, mentre X Brescia Civica «non ha previsto di sostenere spese elettorali che sono interamente rimesse ai candidati». Per quanto riguarda gli altri sei partiti, Pro Brixia-Il Bigio ha preventivato una spesa di 5300 euro; Brescia Italiana di 5mila euro, CasaPound di 4500 euro, Il Movimento Cinque Stelle di 3mila, 1200 Potere al Popolo e mille euro il Pci.

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