24 aprile 2019 - 10:30

Malumori (evitati) nella sinistra «Articolo 1» non si presenta

La lista unica non ha funzionato. Si presenta però Dario Balotta per Europa Verde, Cristina Torli per La Sinistra, Cristina Bagnoli per Più Europa, Rosa De Matteis per il partito Comunista. Per tutti lo scoglio del fatidico 4%

di Thomas Bendinelli

Malumori (evitati) nella sinistra «Articolo 1» non si presenta
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Per le elezioni europee vige il sistema proporzionale e questo spiega il perché tutti corrono da soli o quasi. Dal 2014 esiste però anche una soglia di sbarramento del 4%, il che significa che chi sta sotto quell’asticella in parlamento a Strasburgo non ci va. E questo a sua volta spiega il perché di alcune manovre o cartelli elettorali. O, allo stesso tempo, il fatto che alcuni approfittino semplicemente della scadenza elettorale per farne un po’ una vetrina personale dal momento che le possibilità di arrivare al 4% - pur in tempi assai mobili sul piano politico come quelli attuali - sono ridotte a zero o quasi.
Per dare un’idea, cinque anni fa i partiti che superarono il 4% furono sei in tutto a livello nazionale, quattro quelli della circoscrizione Nord Ovest di cui fa parte anche la Lombardia (insieme a Piemonte, Liguria e Val d’Aosta). Questa volta le forze politiche che si presentano nella circoscrizione Nord Ovest sono 16 e, a occhio, tre su quattro, o quasi, resteranno fuori. Sicuri di entrare saranno Lega, Cinque Stelle, Pd, Forza Italia e, quasi sicuramente, Fratelli d’Italia. Per gli altri la scommessa sarà arrivare alla soglia del 4%.
«Articolo 1», nata da una costola Pd dell’era Renzi oggi è più disposta a trovare intese nella nuova versione Zingaretti e ha provato a proporre una lista unitaria. Senza successo, e di qui la decisione di non presentarsi: «Potevamo decidere di frammentare ulteriormente il campo della sinistra con l’ennesima lista - spiega Paolo Pagani, coordinatore provinciale di Articolo 1 - o scegliere, unilateralmente, di far prevalere le ragioni dell’unità e sostenere quei candidati, nella lista del Pd che reca il simbolo del Pse, da noi proposti o a noi più vicini. Abbiamo scelto questa seconda strada». Nella circoscrizione Nord Ovest di candidati di Articolo 1 nella lista del Pd non ve ne sono (l’europarlamentare d’area Antonio Panzeri, anticipando possibili mal di pancia, si è tirato fuori) e per cui l’indicazione di voto ricadrà su altre figure come Majorino, Bresso o Benifei.
«La Sinistra» - che, come bresciana, candida Cristina Torli - mette invece insieme Sinistra italiana, Rifondazione Comunista e qualche altro pezzo della interminabile galassia (per numerosità, non per peso specifico) che si muove a sinistra con l’obiettivo di provare a raggiungere la fatidica soglia del 4%. Originaria di Gallipoli, ma da un po’ di tempo residente a Brescia, è anche Rosa De Matteis, candidata invece nel partito comunista guidato da Marzo Rizzo (diverso rispetto al partito comunista italiano, che invece alle Europee non si presenta).
In «Europa Verde» invece c’è Dario Balotta, storico ambientalista trapiantato da tempo nel Bresciano, speranzoso che le sorti dei verdi italiani si avvicinino a quelle dei cugini tedeschi (ma sarà dura). E poi c’è «Più Europa» di Emma Bonino che, come suggerisce il nome, ha un marchio filo europeista, in antitesi a sovranismi e nazionalismi. Anche qui c’è una bresciana d’adozione: è Cristina Bagnoli, 37 anni, originaria di Siena. Anche per questo movimento la cosa difficile e sarà arrivare all’asticella del 4%: «Faremo testimonianza del lavoro che stiamo facendo», spiega.

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