13 febbraio 2019 - 12:00

Sesso col ragazzino, niente sconti a don Blanchetti

Confermati in appello cinque anni al prete. La Curia: «Solidarietà alle vittime»

di Mara Rodella

Sesso col ragazzino, niente sconti a don Blanchetti
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Niente sconti. E un appello «lampo», visto e considerato che la sentenza di primo grado, in abbreviato, porta la data del 26 giugno scorso. Cioè quando don Angelo Blanchetti fu condannato a cinque anni per atti sessuali con minorenne (dopo la riqualificazione del reato contestato, violenza sessuale su minore). Ex parroco di Corna di Darfo e Bessimo, 58 anni, per lui scattarono gli arresti domiciliari nell’estate del 2016, proprio dopo le accuse mosse nei suoi confronti da un 14enne straniero che proprio al sacerdote si era rivolto per prepararsi al battesimo.

Le lezioni di catechismo, però, si sarebbero trasformate in ben altro: rapporti sessuali consumati nell’arco di un paio di anni (e con una frequenza di almeno due volte al mese) nella cucina della casa del parroco. In appello la conferma della condanna. E le stesse riflessioni da parte della Curia, così come dopo il verdetto di primo grado: «Prendiamo atto della sentenza in appello. Il reato per cui don Blanchetti è stato condannato è tra i più gravi e come Chiesa bresciana viviamo con tristezza questo momento». Ma esprimendo «solidarietà alle vittime di ogni abuso, riteniamo siano sempre doverosi il rispetto e la cautela fino a che intervenga una sentenza definitiva». Durante la perquisizione, all’epoca, nell’abitazione del sacerdote i carabinieri trovarono lubrificanti, profilattici, e la coperta trapuntata (come descritta dal ragazzino) che don Blanchetti sarebbe stato solito stendere a terra prima degli incontri.

«Se parli finirai all’inferno» gli avrebbe più volte intimato. Nel gennaio di un anno fa la Diocesi (che aveva sospeso il parroco) stabilì in sede stragiudiziale un «ristoro» per il 14enne e sostenerne gli studi.

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