5 gennaio 2019 - 12:47

«Le scelte vanno sempre spiegate.
Il problema? Le polemiche politiche»

«Sono passati ottant’anni dalle leggi antiebraiche: credo che la statua abbia ormai acquisito un significato neutro. Per questo motivo, non sarei contrario al suo ritorno in piazza Vittoria. Penso si possa tranquillamente fare»

di Alessandra Troncana

«Le scelte vanno sempre spiegate. Il problema? Le polemiche politiche»
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Saturday 6 aprile 2013, pagine 14 e 15 delGuardian: a sinistra, un pezzo sul contestatissimo neoallenatore del Sunderland Paolo Di Canio (al suo ingaggio, l’ex ministro laburista David Miliband aveva lasciato la società). Accanto, una foto del maschio fascista «known as Bigio». Titolo dell’articolo, che riferiva ai sudditi di sua maestà del gate italico sul maschio fascista e sul suo possibile ritorno in piazza Vittoria (era una notizia già all’epoca): «Statue symbolises battle with the past» (tradotto: una statua simbolo della battaglia con il passato). Dopo aver letto il pezzo fino all’ultima riga, Marcello Pezzetti, direttore del Museo della Shoah di Roma, aveva lasciato questo virgolettato al Corriere: «Tutti i miei colleghi, soprattutto i tedeschi, mi dicono “Com’è possibile?” Mi sembra normale che ci si mobiliti per ostacolare il ritorno di simboli che danno una visione positiva di quello che è successo (nel Ventennio, ndr)». Sei anni dopo, un copia e incolla della polemica, ma stavolta la risposta è diversa: «Sono passati ottant’anni dalle leggi antiebraiche — dice lo storico e direttore —: credo che la statua abbia ormai acquisito un significato neutro. Per questo motivo, non sarei contrario al suo ritorno in piazza Vittoria. Penso si possa tranquillamente fare». Con il condizionale, però: «Le cose vanno sempre spiegate quando si parla di un’opera di propaganda, o comunque assimilata al Fascismo: la gente deve conoscere la Storia e i suoi simboli per poterli superare. Se la statua fosse rimasta lì, al suo posto, sarebbe un caso diverso. Ma se non è più sul piedistallo dal 1945, perché questo innesto? Bisogna spiegarne le ragioni. Il problema è anche un altro». Arrivi al dunque: «Penso alle polemiche politiche che purtroppo si innestano sempre in questi casi. Se il ritorno del Bigio diventa lo strumento di una campagna elettorale, o di una qualsiasi tensione politica, allora è meglio lasciarlo dove si trova ora, nei magazzini. O spostarlo in un luogo neutro».

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