12 maggio 2018 - 13:19

Gli aspiranti consiglieri in Loggia sono 534, un quinto in meno del 2013

Centrosinistra e centrodestra sostenuti entrambi da 6 liste: 192 i candidati per Del Bono, 177 per Vilardi

di Pietro Gorlani

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Le principali forze politiche in campo escludono sorprese dell’ultima ora. E così i candidati sindaco in questa tornata elettorale restano otto, con 18 liste e 534 candidati consiglieri in corsa (QUI TUTTE LE LISTE E TUTTI I CANDIDATI CONSIGLIERI) oltre un quinto in meno rispetto ai 680 candidati del 2013 (suddivisi in 25 liste per 10 candidati sindaco). Questo il dato più pregnante relativo alle elezioni amministrative cittadine del 10 giugno, che per essere ufficializzato deve attendere altri due step temporali: oggi a mezzogiorno termina il periodo utile per la consegna delle liste in Comune, iniziato ieri alle 8 (i primi a presentarsi sono stati Lega, 5 Stelle e Brescia 2030); domani pomeriggio e domenica ci saranno i necessari controlli istituzionali (che coinvolgono anche la Prefettura) per verificare l’ammissibilità dei singoli candidati e delle liste.

Centrosinistra e centrodestra sono entrambi appoggiati da sei liste ma quelle della prima compagine - a sostegno di Emilio Del Bono - corrono tutte con il numero massimo di candidati (32 per un totale di 192 aspiranti consiglieri); non così per il centrodestra a sostegno di Paola Vilardi, sostenuta da 177 aspiranti consiglieri, poiché il «Popolo della famiglia» ha presentato una lista di 24 candidati, «X Brescia Civica» di 25. Ieri pomeriggio in corso Zanardelli è stata presentata ufficialmente anche la lista di Forza Italia, dove gli innesti civici di non iscritti al partito abbondano: ci sono baristi (Alessandro Annovazzi, Mauro Buonafede), commercianti come Giorgio Mosca («Vilardi è l’unica che ha saputo ascoltare le problematiche che stiamo vivendo noi negozianti del centro» dice), rappresentanti dei consigli di quartiere (Margherita Casalotti per S.Bartolomeo e Antonella Loda per Porta Venezia, lei sì tesserata FI), professionisti come il notaio Chiara Zichichi e la farmacista Gabriella Parmae Monica Siverio, disabile che «spera in una maggiore attenzione per i portatori di handicap». Da segnalare anche il ritorno in FI di Alessandro Sala (ex consigliere regionale) ed il cambio di casacca di Alfredo Cosentini, che nella passata consigliatura sedeva in Loggia per l’Italia dei Valori.
Ieri è stata presentata anche la lista dell’Udc, che nel simbolo non riporta il nome Vilardi, così come la Lega, mentre FdI l’ha inserito. Lista che ha arruolato esponenti di Fare (Maurizio Marella e Gianluca Valotti) e Giorgio Agnellini, il quale fino a pochi giorni fa era intenzionato a presentarsi con la sua lista «Brescia Futura». Una lista piena di volti nuovi che ha condiviso con Vilardi l’esigenza di una maggiore attenzione a sicurezza, commercio, famiglia e disabilità (propone l’istituzione di una casa del welfare). «Nostro obiettivo è arrivare al 3,5% per avere un consigliere» dice il capolista Marco Zaninelli, avvocato 42enne nel partito già 10 anni fa (era ancora l’era Quadrini).

Tra gli altri sei candidati sindaco quello che dovrebbe avere la certezza di entrare in consiglio è solamente l’artigiano 57enne Guido Ghidini (M5S). Sfida più ardua per i tre candidati sindaco di destra - Laura Castagna di Azione Sociale, nel 2013 candidata con FdI. Leonardo Peli per Pro Brixia e Davide De Cesare di Casapound - ed i due di sinistra, il medico Alberto Marino (Potere al Popolo) e il veterinario Lamberto Lombardi (Pci).

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