25 gennaio 2019 - 17:54

Gli iscritti del Partito Democratico a Brescia scelgono Zingaretti (ma i rivali sono vicini)

Il governatore del Lazio arriva al 37,5% davanti a Martina con il 35%: exploit di Giachetti con il 25%, in città è addirittura secondo

di Thomas Bendinelli

Gli iscritti del Partito Democratico a Brescia scelgono Zingaretti (ma i rivali sono vicini) Zingaretti e Martina (Imagoeconomica)
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Fosse per gli iscritti bresciani il candidato Pd verrebbe eletto dall’assemblea. Questo dicono i risultati definitivi delle assemblee dei 140 circoli che hanno portato al voto poco più della metà dei 4mila iscritti.

Zingaretti è primo con il 37,5% delle preferenze, segue Martina con il 35%, un po’ più indietro Giachetti con il 25% (gli altri tre non pervenuti). In città i tre sono ancora più vicini, separati letteralmente da una manciata di voti. Insomma, primarie aperte come non mai e nessuna leadership riconosciuta. A livello nazionale le cose vanno un po’ meglio per Zingaretti, che sembra vicino al 50% e distanzia maggiormente Martina e Giachetti. Adesso si vedrà, perché questa prima fase delle primarie è servita solo a scremare i candidati, riducendoli a tre.

Le primarie vere, quelle aperte, si terranno il 3 marzo e sono quelle che contano. Il candidato vincente diventerà però segretario nazionale del partito solo se otterrà il 50% più uno dei voti, altrimenti a deciderlo sarà l’assemblea nazionale dei delegati, con possibilità d accordi quindi tra il secondo e il terzo arrivato. Qualcuno, stante la situazione tutt’altro che chiara e per evitare lacerazioni ulteriori, auspica una soluzione sul modello Cgil, dove lo scontro finale tra Landini e Colla che ha portato all’elezione del primo (e al ritiro della candidatura a segretario nazionale da parte del secondo, previo accordo sulle posizioni di vertice all’interno dell’organizzazione) è stato evitato solo nella giornata di ieri. Di sicuro di figure in grado di catalizzare ampi consensi e di raggiungere percentuali di voto superiori al 60-70% — così come era avvenuta in passato alle primarie — al momento non ve ne sono. «Siamo soddisfatti della partecipazione e del dibattito che c’è stato — si limita a commentare Michele Zanardi, segretario provinciale del partito — Il Pd bresciano è vivo e plurale, come dimostra l’esito del voto. Da oggi si apre la seconda parte del Congresso, quella aperta a tutti i cittadini ed elettori. Il nostro impegno sarà fare in modo che ci sia una partecipazione popolare il più ampia possibile».

Marina Berlinghieri, parlamentare bresciana sostenitrice di Zingaretti, osserva: «Gli iscritti hanno dimostrato di comprendere benissimo il momento delicato del partito e del paese, e hanno risposto con autorevolezza. All’interno di questo quadro sono felice per l’affermazione di Nicola Zingaretti, tutt’altro che scontata in una provincia complessa e così vasta». Il comitato Martina invece sottolinea che «sul territorio bresciano più del 70% degli iscritti si ispira a valori riformisti. Ora è importante proseguire verso le primarie aperte uniti e decisi nel voler fare cambiare rotta al Pd e al paese». Appuntamento al 3 marzo.

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