Bonus pubblicità: quando spetta e come funziona?
La nuova agevolazione fiscale prevista per chi investe in pubblicità. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio
Il bonus pubblicità, è l’agevolazione fiscale introdotta dalla legge in favore di lavoratori autonomi, professionisti ed imprese. In sostanza esso consente di poter fruire di un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari. Ma scendiamo nel dettaglio e vediamo quando spetta e come funziona il bonus pubblicità.
Indice
Bonus pubblicità: quando spetta?
Il bonus fiscale in favore di professionisti e imprese spetta relativamente alle campagne pubblicitarie effettuate su tv e radio analogiche e online, giornali quotidiani e periodici, a partire dal 2018. La sua previsione è dovuta alla introduzione per legge [1] di benefici fiscali per gli «investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici nonché sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali» in favore degli «inserzionisti di micro, piccola o media dimensione e alle start up innovative ».
Bonus pubblicità: come funziona?
L’agevolazione fiscale connessa agli investimenti effettuati in campo pubblicitario consiste in un credito d’imposta. In concreto ciò si traduce nella possibilità per professionisti, lavoratori autonomi e imprese di qualsiasi natura giuridica di beneficiare di un credito d’imposta che oscilla dal 75% al 90% massimo, nell’ipotesi in cui effettuino investimenti pubblicitari su tv, giornali e radio. Il credito d’imposta, ovviamente, sarà utilizzato in compensazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Bonus pubblicità: quali requisiti?
La legge espressamente prevede che al fine di poter godere del bonus pubblicità è indispensabile aver effettuato investimenti in campagne pubblicitarie in misura maggiore almeno dell’1% rispetto all’anno precedente. Un esempio pratico può consentire di spiegare meglio la situazione: se nel 2017 l’azienda ha investito in pubblicità la cifra di 2mila euro, per beneficiare del bonus occorre che nel 2018 spenda almeno l’1% in più rispetto ai 2mila dell’anno precedente e dunque almeno 2.020 euro. L’agevolazione fiscale è maggiore nel caso in cui l’investimento pubblicitario sia effettuato da parte di micro imprese, piccole e medie imprese e start up innovative: in questi casi, infatti, il credito d’imposta è aumentato al 90% rispetto al 75% previsto per le altre categorie.
Il bonus fiscale derivante dagli investimenti pubblicitari può consistere esclusivamente in credito d’imposta.
Bonus pubblicità: a chi spetta?
Come detto, in base alle previsioni di legge, il bonus pubblicità spetta ai seguenti soggetti:
- lavoratori autonomi, ivi compresi i professionisti;
- imprese: di qualsiasi natura giuridica.
Il bonus pubblicità, dunque, spetta anche ai professionisti anche se per loro ci sono dei vincoli ulteriori quali ad esempio:
- la necessità che la campagna pubblicitaria rispetti le disposizioni di legge [2] ovvero sia una pubblicità informativa non ingannevole, equivoca o denigratoria;
- la pubblicità deve riguardare: l’attività professionale, la specializzazione e titoli posseduti, la struttura del proprio studio; i compensi richiesti per le prestazioni professionali (salvo quanto stabilirà il decreto attuativo).
Bonus pubblicità: a quanto ammonta?
Ai soggetti beneficiari dell’agevolazione fiscale derivante dagli investimenti pubblicitari effettuati, spetta un credito d’imposta pari a:
- 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati;
- 90% del valore incrementale nel caso in cui gli investimenti siano effettuati da parte di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative.
Per valore incrementale si intende il fatto che per beneficiare del credito d’imposta, il valore dell’investimento deve superare almeno dell’1% quello relativo agli investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.
note
[1] Art. 57-bis, d. l. n. 50/2017.
[2] D.P.R. n. 137 del 07.08.2012.
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