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Reddito di inclusione 2018: cos’è e come ottenerlo?

6 Giugno 2018 | Autore:
Reddito di inclusione 2018: cos’è e come ottenerlo?

Tutti i dettagli sul reddito di inclusione 2018, il nuovo strumento di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale

Ti trovi anche tu, a fronte della crisi economica che sembra non voler abbondonare l’Italia, in una situazione economica difficile? In questi casi è bene che tu sappia che a partire da gennaio 2018 è stato introdotto un sussidio contro la povertà, quale il Reddito di Inclusione, diretto a tutti coloro che si trovano in difficoltà economica, indipendentemente dalla presenza di figli nel proprio nucleo familiare. Scopriamo insieme cos’è, chi può beneficiarne e tutte le novità inerenti i requisiti e gli importi.

Reddito di inclusione 2018: cos’è?

Il Reddito di Inclusione sociale, anche noto con l’acronimo Rei, è la nuova misura istituita [1] al fine di contrastare la povertà e l’esclusione sociale. Con una recentissima circolare [2] l’Inps ha definito, nei dettagli, tutto ciò che concerne tale contributo, apportando novità interessanti in punto di requisiti e di importi.

Il Rei, così come istituito, sarà l’unico strumento nazionale di contrasto alla povertà vigente e, pertanto, andrà a sostituire il “sostegno all’inclusione attiva” ( cosiddetto Sia) e “l’assegno di disoccupazione Asdi”. Il reddito di inclusione non va confuso con il Reddito di cittadinanza (di cui abbiamo parlato in Reddito di cittadinanza: cos’è e come funziona?), in quanto il Rei è un sussidio, non universale, circoscritto a chi si trova in una situazione economica difficile.

Introdotto a partire dal 1° gennaio 2018, il Reddito di Inclusione prevede quanto segue:

  • un assegno mensile, il cui importo varia a seconda del nucleo familiare;
  • un progetto personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo.

Il sussidio viene erogato mediante una carta, cosiddetta Carta Rei, che sostituisce la Carta Acquisti, e l’importo per metà può essere prelevato in forma contante, mentre l’altra metà è spendibile nei negozi convenzionati.

Secondo le prime stime del Governo, tale integrazione di reddito potrà raggiungere 500 mila famiglie, o meglio 1,8 milioni di persone di cui 700 mila sono minori. La domanda per accedere a tale servizio assistenziale deve essere inoltrata negli uffici predisposti nel Comune di residenza.

L’assegno è erogato da parte dell’Inps per 18 mesi, il rinnovo è previsto ma non può superare i 12 mesi e tra la fine e l’inizio del nuovo Rei dovranno decorrere almeno 6 mesi.

Rei 2018: requisiti ed importi, le novità introdotte

Nonostante il reddito di inclusione sia di recente introduzione e rappresenti una novità nel panorama legislativo nazionale, l’Inps ha già provveduto ad apportarvi qualche modifica in seguito alle novità della Legge di Bilancio 2018, in particolar modo, con riferimento ai requisiti necessari per l’ottenimento del sussidio e agli importi, novità applicate a partire dal 1° giugno 2018. Nel dettaglio, le più salienti sono le seguenti:

  • aumento dell’importo da € 485,41 ad € 534,00, per i nuclei familiari composti da almeno 5 membri;
  • venir meno dei requisiti richiesti per la composizione del nucleo familiare;
  • ampliamento della platea dei beneficiari del contributo, non più limitata alle famiglie composte da almeno un minorenne o da un disabile, donna in stato di gravidanza o persona di età pari o superiore a 55 anni in stato di disoccupazione;
  • progetto personalizzato per l’intero nucleo familiare al fine di superare le condizioni di povertà, mediante un piano di inclusione sociale/lavorativo.

Rei 2018: come fare domanda?

A far data dal 1° gennaio 2018, la domanda di Rei può essere presentata mediante il modulo predisposto dall’Inps, presente in rete e scaricabile senza alcuna difficoltà. La domanda per il beneficio può essere presentata in qualsiasi momento, presso gli uffici preposti del Comune di residenza.

Il sussidio viene riconosciuto tramite l’Inps, anche se la domanda viene preliminarmente vagliata dal Comune che, solo successivamente (entro 15 giorni), trasmette il tutto all’Inps, che entro 5 giorni è tenuto a completare le verifiche ed, in caso positivo, autorizzare Poste Italiane a procedere con l’accredito sulla Carta Rei di quanto riconosciuto.

Rei 2018: i requisiti richiesti per l’ottenimento

In virtù delle ultime novità apportate a tale servizio assistenziale, a partire dal 1° luglio 2018 l’unico requisito richiesto, ai fini del riconoscimento, è quello di trovarsi in una situazione economica di difficoltà, venendo meno pertanto tutti i requisiti inizialmente previsti legati al nucleo familiare.

Questa novità, però, riguarda solo le domande presentate a partire da giugno 2018 in poi. Di talchè, tutte quelle istanze inviate nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2018, scartate per la mancanza dei requisiti precedentemente previsti, potranno esse sottoposte al riesame d’ufficio.

Nel dettaglio, i requisiti per accedere al Rei 2018 sono:

  • avere un valore Isee non superiore ai 6 mila euro;
  • avere un valore Isre non superiore a 3 mila euro;
  • un patrimonio mobiliare non superiore a 10 mila euro per famiglie con più di 2 componenti, o ad 8 mila euro per le coppie e 6 mila per persona singola;
  • patrimonio immobiliare, con l’esclusione della prima abitazione, non superiore a 20 mila euro.
  • assenza di qualsivoglia ammortizzatore sociale (NASPI o di sostegno del reddito) a favore di un componente rientrante nel nucleo familiare;
  • mancato possesso di autoveicoli o motoveicoli immatricolati, per la prima volta, nei 24 mesi prima della richiesta.

La domanda può essere presentata, oltre che dai cittadini italiani, anche dagli stranieri, purché cittadini europei o con un familiare titolare del diritto di soggiorno, comunque residenti in Italia da almeno 2 anni.

Rei: gli importi antecedenti alle novità del 2018

Prima della Legge di Bilancio 2018, che ha portato l’introduzione di novità sotto diversi fronti, come già succintamente accennato, tra cui l’ammontare erogabile, gli importi del reddito di inclusione, determinati a seconda del numero dei componenti della famiglia, erano i seguenti:

  • per un solo componente € 187,50;
  • per 2 componenti € 294,50;
  • per 3 componenti € 382,50;
  • per 4 componenti € 461,25;
  • per 5 componenti € 485,41.

Somme che sono soggette a riduzioni in presenza di:

  • alcuni componenti del nucleo familiare titolari di altri trattamenti assistenziali;
  • uno o più componenti del nucleo familiare con reddito.

Queste somme sono erogate mediante carta Rei per un massimo di 18 mesi, prorogabili di altri 12, a condizione che la domanda sia inviata entro i 6 mesi dal pagamento dell’ultima mensilità.

Gli importi massimi mensili elencati saranno validi fino al 30 giugno 2018, dopodiché verranno applicati i nuovi importi, successivamente indicati.

Rei 2018: i nuovi importi

Come già accennato, a far data dal 1° luglio 2018 i livelli mensili massimi del beneficio economico, in virtù delle modifiche apportate dalla legge di bilancio 2018, vedranno un interessante aumento. Invero, l’assegno mensile per le famiglie in difficoltà, a seconda del numero dei componenti familiari, potrà raggiungere anche € 534,00.

Nel dettaglio, trattasi delle seguenti somme erogabili che, rammentiamo, essere date a seconda della composizione del nucleo familiare:

  • 1 solo componente € 187,50;
  • 2 componenti € 294,40;
  • 3 componenti € 382,50;
  • 4 componenti € 461,30;
  • 5 componenti € 534,00;
  • 6 o più componenti € 539,82.

Ciò che resta immutato è la modalità di erogazione del beneficio, vale a dire che l’importo di integrazione del reddito riconosciuto al beneficiario viene accreditato mensilmente sulla carta rilasciata da Poste Italiane.

Carta rei, di cosa si tratta?

Prende il nome di “Carta Rei” la social card elettronica dove, successivamente al benestare da parte del Comune e dell’Inps, viene versato il contributo mensile. La carta viene ricaricata direttamente dallo Stato e può essere utilizzata solo dal titolare per fare acquisti con POS in diverse attività commerciali, come ad esempio supermercati, farmacie, parafarmacie, nonché per pagare bollette luce e gas. Inoltre, dà diritto anche a degli sconti pari al 5%, su acquisti in determinati negozi e farmacie convenzionate. Ciò posto, è consentito al beneficiario anche prelevare del contante, entro però il limite mensile di € 240,00.

Rei: cos’è il progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa?

Come accennato, condizione imprescindibile per poter usufruire del reddito di inclusione, ovvero della social card, è quello di aderire al “Progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa”. Questo progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune di appartenenza del richiedente.

L’adesione deve avvenire da parte di tutto il nucleo familiare, che sarà chiamato ad adempiere ad alcuni impegni indicati proprio dagli operatori sociali, i quali, nello scegliere ed offrire il percorso più attinente possibile ai beneficiari, devono prendere in considerazione:

  • condizioni personali e sociali;
  • situazione economica;
  • situazione lavorativa e profilo di occupabilità;
  • educazione e titolo di studio;
  • condizione abitativa;
  • reti familiari.

Per accedervi, tutti i componenti della famiglia interessata dovranno sottoscrivere il programma individuato, entro il termine massimo di 20 giorni. In caso di inottemperanza, rispetto agli impegni del programma, l’importo accreditato sulla carta Rei può essere decurtato, rischiando addirittura la decadenza dal beneficio. Il progetto personalizzato  può essere sostituito da parte degli operatori sociali. Nel dettaglio, può accadere che questi, nella fase di valutazione dei parametri per la scelta del percorso inclusionale più vicino agli interessati, rilevino che la situazione di difficoltà sia legata esclusivamente alla mancanza di lavoro. In tal caso, procederanno con la sostituzione del progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativo con il “Patto di servizio” o con il “Programma di ricerca intensiva di occupazione”.

note

[1] D.Lgs. n. 147 del 15.09.2017.

[2] Circolare Inps n. 172 del 22.11.2017.

Autore immagine: Pixabay.com

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