di Carmen Mirarchi – Presentato alla Provincia il libro del procuratore Marisa Manzina sulle ‘ndrangheta. Un testo che fotografa un momento positivo in un ambito di generale negatività. Ci fa riflettere su un problema ma ci spinge a sperare in una soluzione. Di seguito il comunicato degli organizzatori.
“La ‘ndrangheta è un “elemento costitutivo della società calabrese”; le famiglie della “ndrangheta sono cellule malate della società che si nutrono della parte sana della collettività, dissanguandola” dice il Procuratore. “La forza della ‘ndrangheta sta nell’omertà. Il silenzio, a volte determinato dalla paura, altre volte dalla indifferenza, ha consentito diffusione e consolidamento anche al di fuori dei confini nazionali. È la forza della parola, il coraggio di denunciare, che potrà distruggerla”. Infatti un capo, Pantaleone Mancuso, forse non abituato ad essere attaccato, perde il controllo, nel corso di una udienza in cui è imputato e urla al suo Pubblico Ministero: «Fai silenzio, fai silenzio, fai silenzio ca parrasti assai, hai capito ca parrasti assai, fai silenzio ca parrasti assai». Il boss aveva capito che la protezione costruita sta crollando.
“La ‘ndrangheta è un “elemento costitutivo della società calabrese”; le famiglie della “ndrangheta sono cellule malate della società che si nutrono della parte sana della collettività, dissanguandola” dice il Procuratore. “La forza della ‘ndrangheta sta nell’omertà. Il silenzio, a volte determinato dalla paura, altre volte dalla indifferenza, ha consentito diffusione e consolidamento anche al di fuori dei confini nazionali. È la forza della parola, il coraggio di denunciare, che potrà distruggerla”. Infatti un capo, Pantaleone Mancuso, forse non abituato ad essere attaccato, perde il controllo, nel corso di una udienza in cui è imputato e urla al suo Pubblico Ministero: «Fai silenzio, fai silenzio, fai silenzio ca parrasti assai, hai capito ca parrasti assai, fai silenzio ca parrasti assai». Il boss aveva capito che la protezione costruita sta crollando.