Salvini in diretta dal Viminale parla quasi più di Calabria che di Governo

di Danilo Colacino – Mentre i 5S si leccano le ferite – anche se in Calabria hanno tenuto botta, ma dando la sensazione di non poter essere una “minaccia” per gli avversari alle prossime Regionali – e il Pd prova a rialzare la testa sebbene debba sciogliere il nodo della guida – al momento ancora di Mario Oliverio – nella corsa al vertice della Cittadella, la compagine del vecchio centrodestra continua a ripetere a se stessa che la vittoria è in tasca…ma. Che vuol dire? Che c’è un però grosso come una casa e il perché è presto detto. Intanto, tuttavia, dobbiamo dar conto del fatto che il vicepremier Matteo Salvini in diretta in conferenza stampa dal Viminale proprio nei minuti scorsi ogni due domande dei colleghi presenti in sala stampa nella risposta ci infila la Calabria. Forte la sua sottolineatura del primato nelle urne ottenuto in una regione dell’estremo Sud e il sostegno della tesi che si debba essere a Platì o in posti simili, luogo visitato dallo stesso leader del Carroccio per testimoniare l’intransigenza della lotta alla ‘ndrangheta, perché “questo fa passare un messaggio importante e positivo”. Malgrado tutto ciò, comunque, da via Carlo Bellerio a Milano, storica sede della Lega, il commissario straordinario del partito salviniano in Calabria Cristian Invernizzi – ieri sera ospite in diretta telefonica  nel nostro speciale elettorale di calabria7.it – ha fatto sapere che non ci saranno rivendicazioni di sorta sul versante del governatorato. Sarà così? Può essere. A meno che non faccia cartello, per così dire, con Fdi per avanzare un ‘nome proprio’.

Solito refrain: il deputato Wanda Ferro parrebbe dover scaldare i motori. La Lega a breve passerà  all’incasso su talmente tanti fronti che probabilmente la presidenza della Regione Calabria non è di certo in cima alla sua lista. Non lo stesso, invece, è per Giorgia Meloni che spinge…a tavoletta allo scopo di avere un suo uomo, anzi nel caso di specie è più corretto dire donna, in corsa. E il nome, neanche a dirlo, è quello dell’onorevole Wanda Ferro, che però dovrà superare l’arroccamento di Forza Italia pronta a ritirarsi sull’Aventino pur di non rinunciare alla bandierina di questa candidatura di peso. Che, come altrettanto noto, rispetto alle considerazioni fatte finora va riferita all’attuale sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. È lui la figura sì, per così definirla, del partito azzurro che però mai come stavolta per essere capofila dello schieramento dovrà prima vincere un difficile derby interno. Altro che Primarie.

Solito refrain: il deputato Wanda Ferro parrebbe dover scaldare i motori. La Lega a breve passerà  all’incasso su talmente tanti fronti che probabilmente la presidenza della Regione Calabria non è di certo in cima alla sua lista. Non lo stesso, invece, è per Giorgia Meloni che spinge…a tavoletta allo scopo di avere un suo uomo, anzi nel caso di specie è più corretto dire donna, in corsa. E il nome, neanche a dirlo, è quello dell’onorevole Wanda Ferro, che però dovrà superare l’arroccamento di Forza Italia pronta a ritirarsi sull’Aventino pur di non rinunciare alla bandierina di questa candidatura di peso. Che, come altrettanto noto, rispetto alle considerazioni fatte finora va riferita all’attuale sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. È lui la figura sì, per così definirla, del partito azzurro che però mai come stavolta per essere capofila dello schieramento dovrà prima vincere un difficile derby interno. Altro che Primarie.

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