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Scandali a luci rosse, non solo Cristiano Ronaldo: da Rojo a Johnson, precedenti hot

Alcuni degli scandali a luci rosse più famosi che hanno condizionato la vita e la carriera di diversi calciatori. Oltre a Cristiano Ronaldo e la vicenda relativa al presunto abuso sessuale nei confronti di Kathryne Mayorga, 34enne ex modella americana, da ricordare soprattutto la vicenda Benzema-Ribery e quella relativa al difensore dello United, Rojo.
A cura di Michele Mazzeo
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Un gol contro l’Udinese per regalare ad Allegri e alla Juventus l’ottava vittoria su otto in campionato. Una rete per confermarsi ancora in Italia e dimostrare a tutti che finalmente questo è il vero CR7. In un momento della sua vita del tutto particolare, il portoghese per un attimo si è lasciato alle spalle le pesanti accuse di violenza sessuale che in questi giorni gli stanno piovendo addosso. Tutta colpa di Kathryne Mayorga, 34enne ex modella americana che ha denunciato CR7 per una presunta violenza sessuale subita nel lontano 2009 a Las Vegas. Una situazione che ha spinto la polizia a riaprire le indagini sul caso per il quale il giocatore della Juventus rischia una pena va da un minimo di 15 anni fino all'ergastolo. Una vicenda in cui non mancano i punti oscuri come si evince da alcuni particolari delle carte del tabloid tedesco Der Spiegel, che evidenzia la necessità dell'ulteriore indagine della polizia. E nelle ultime ore è emerso un altro dettaglio rivelato dall'avvocato dell'accusa: la polizia avrebbe perso le prove. Ma è davvero l’unico calciatore ad essere stato coinvolto in situazioni di questo tipo nel corso degli anni. Scopriamolo.

L’incubo di Ribery e Benzema

Cristiano Ronaldo è quindi in buona compagnia per quanto riguarda casi di questo tipo. Possiamo infatti parlare di scandalo vero e proprio anche per quanto accadde a Ribery e Benzema. Secondo quanto ricostruito dai fatti, i due calciatori francesi “ingaggiarono” una prostituta minorenne. I calciatori rispettivamente di Bayern Monaco e Real Madrid, hanno sì ammesso di aver pagato la ragazza, ma hanno sempre negato di sapere che si trattasse di una minorenne.

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Nel 2014, comunque, entrambi sono stati prosciolti da tutte le accuse a loro rivolte dopo anni di lotte, convocazioni mancate dalla Nazionale francese proprio a causa di questa bomba mediatica che li aveva travolti e del subbuglio che stava creando nelle loro rispettive famiglie. Secondo il giudice del tribunale di Parigi, non ci furono prove sufficienti a dimostrare che i due calciatori erano consapevoli che la ragazza che li ha accusati, Dehar, era minorenne all'epoca dei loro rapporti. La ex escort, che allora aveva 16 anni, ha detto sempre di aver mentito ai giocatori circa la sua età. I due hanno rischiato fino a 3 anni di carcere.

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La condanna ad Adam Johnson

Decisamente diverso invece il risvolto relativo alla vicenda di un altro calciatore finito al centro di uno scandalo mediatico senza precedenti. Nel 2016, con una condanna a sei anni di carcere si chiuse la vicenda giudiziaria di Adam Johnson: l'ex ala della nazionale inglese e del Sunderland che è stato riconosciuto colpevole di adescamento e atti sessuali con una quindicenne. Johnson aveva già ammesso di aver baciato questa ragazza e di averle mandato messaggi a sfondo sessuale, ma ha sempre negato di avere fatto sesso con lei. Johnson conosceva l’età della ragazza.

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Secondo il tribunale, il giocatore ha toccato la ragazza nelle parti intime: in particolare, il giudice Jonathan Rose affermò che la ragazza ha poi "sofferto gravi danni psicologici", riconoscendo l'intenzione del giocatore di intrattenere rapporti sessuali con lei nonostante la sua giovane età, di cui era a conoscenza. Oggi è in carcere e nell’era moderna resta uno degli unici calciatori ad essere stato condannato. Johnson ha iniziato la sua carriera di calciatore nel Middlesbrough, per poi passare al Manchester City e di lì al Sunderland, il club nel quale ha militato fino al febbraio 2015 quando il suo contratto è stato rescisso a causa dei suoi guai giudiziari.

L’accusa rivolta a Rojo

Ma la Premier è stato uno dei campionati più bersagliati da questo tipo di scandali a luci rosse. Uno degli ultimi s'abbatte sul Manchester United. Questa volta a essere sbattuto sulle prime pagine del gossip fu il difensore argentino Marco Rojo. Il motivo? Un flirt, una relazione finita male (e chiusa anche peggio nelle aule di un tribunale) con una certa Sarah Watson, un'istruttrice di fitness che aveva incontrato durante una festa di Natale organizzata dalla squadra dei Red Devils. U

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na serata normale se non fosse che il calciatore, allora legato alla modella Eugenia Lusardo, non fosse poi rimasto scottato da quell'avventura sfociata davanti a un giudice con un'accusa di estorsione nei confronti della donna denunciata per ricatto. Centomila sterline, era questa la somma richiesta al giocatore purchè la Watson tacesse e non portasse alla luce quella scappatella di una notte che avrebbe rovinato la sua relazione con la compagna. In aula, però, le indagini hanno dato ragione alla donna che dichiarò solo successivamente di non sapere che fosse fidanzato. Secondo Sarah, fu lui a offrire a lei del denaro per comprare il suo silenzio.

L’argentino e la scappatella virtuale

Si tratta proprio di una vicenda di questo tipo, quella che ha visto protagonista l’ex centrocampista dell’Inter, attualmente al Siviglia e della Nazionale argentina. Stiamo parlando di Ever Banega, che dopo la sua firma per il Valencia, si è visto cominciare a girare su internet un suo video esplicito in cui si mostra mentre fa una sorta di sesso virtuale! Il video risale a un pò di tempo fa quando il centrocampista commise la leggerezza di farsi riprendere da una webcam con espliciti interventi dimostrativi verso la stessa telecamera che sta registrando il tutto ovviamente a suo insaputa.

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L’argentino ovviamente poi successivamente, come spesso accade in queste vicende, sarebbe stato ricattato e non avrebbe accettato la cifra in denaro richiesta. Ma si può dire, con altrettanta tranquillità, che Banega non è di certo nuovo a episodi del genere. Ai mondiali under 20, ad esempio, fu uno dei calciatori che partecipò alla distruzione dell'hotel dopo la vittoria dell'Argentina.

Gli spagnoli e lo scandalo minorenne

In primis erano stati coinvolti solo De Gea e Muniain, poi è saltato fuori anche il nome di Isco. I tre avrebbero avuto, nel 2012, rapporti sessuali con una minorenne non consenziente. La testimone è stata considerata dai giudici "molto attendibile". Da parte dei giocatori si parla di "abusi fisici e sessuali" nei confronti della testimone e di un'altra ragazza intervenuta all'appuntamento. L'incontro sarebbe stato fissato da De Gea con il "Re del porno spagnolo", Ignacio Allende Fernández, conosciuto come Torbe. Il caso era esploso alla vigilia di Euro 2016, ma risaliva a quattro anni prima.

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L'attaccante dell'Athletic Bilbao, 23 anni, il portiere del Manchester United e della Nazionale iberica, 25, e un altro giocatore spagnolo (Isco, secondo poi le successive ricerche) erano stati accusati di violenza sessuale da una giovane escort. Per la precisione Muniain e il terzo giocatore erano accusati di violenza, mentre De Gea di favoreggiamento della prostituzione per aver combinato l'incontro tramite l'impresario del porno. La polizia, il pubblico ministero e il giudice istruttore del caso Torbe conclusero poi che l'incontro sessuale, in cui De Gea non fu coinvolto, è stato volontario. I giocatori non furono nemmeno interrogati.

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