Ostia, a processo il maniaco dell’ascensore: tre le bambine molestate

Sentita in tribunale una bambina di 11 anni: "Si è spogliato in ascensore"

Volgarità e la zip dei pantaloni calata. In due mesi, tra lo scorso settembre e ottobre, il maniaco degli ascensori aveva seminato panico tra le mamme di Ostia. Andava a caccia di bambine e poi si mostrava nudo nell’intimo dopo averle raggiunte in ascensore. Ora – come ricostruito da Canaledieci – è finito sotto processo. Ha confessato anche se sostiene di non ricordare tutto.

Sentita in tribunale una bambina di 11 anni: “Si è spogliato in ascensore”

L’esibizionista in odore di pedofilia è accusato di molestie e violenza sessuale aggravata dall’età delle vittime, tre bambine tra gli 11 e i 13 anni. Si tratta di un quarantenne di Ostia incensurato, che dopo l’arresto su misura cautelare eseguito dai carabinieri della locale compagnia a ottobre e mai reso noto, dal carcere punta almeno per un caso all’abbreviato condizionato proprio all’ascolto di una delle tre bambine, quella di 11 anni.

La piccola, infatti, era stata l’unica in sede di denuncia ad aver raccontato di essere stata anche inseguita dopo essere scappata via dall’ascensore.

All’uomo vengono contestati tre episodi, tutti raccolti dai carabinieri. Il primo si era verificato nella serata di giovedì 15 settembre. Il quarantenne, allora non ancora identificato, aveva seguito una bambina di 12 anni che stava rientrando a casa e quando la minore era entrata nell’ascensore anche lui si era infilato velocemente per poi con altrettanta velocità mostrare i genitali.

La ragazzina ha avuto la prontezza di urlare a squarciagola mettendo in allarme tutti i residenti dello stabile, mentre il maniaco si è rapidamente rivestito ed è scappato a gambe levate.

In aula il racconto di una bimba

L’altra mattina una delle vittime è stata ascoltata dai giudici di piazzale Clodio in audizione protetta, davanti alla Corte della V sezione penale.

La bambina – lo scorso autunno 11 anni da compiere  e appartenente a una nota famiglia sinti italiani del litorale – ha ricordato, in presenza di una psicologa e in collegamento esterno, le manovre dell’uomo che l’ha terrorizzata e anche il fatto che dopo essersi abbassato la zip abbia cercato di rassicurarla.

Mi ha detto che non mi avrebbe fatto del male”, ha ripetuto la piccola che però ha avuto comunque la prontezza di scappare via e di chiedere aiuto ai familiari facendo scattare la caccia all’uomo.

L’imputato, scortato dalla polizia penitenziaria, ha ascoltato la deposizione in aula.

Il difensore dell’imputato, l’avvocato Alessandro Zottola, intanto, ha consegnato una perizia di parte in cui si attesta che l’imputato – reduce di problemi di salute e di un lutto – potrebbe avere avuto momentanei black out. La Corte a giorni dovrebbe disporre propri accertamenti per valutarne gli aspetti psicologici e comportamentali.

L’episodio di dicembre

Ma a Ostia ci sarebbe un secondo maniaco in circolazione. Un episodio analogo si è verificato anche a dicembre nell’ascensore di un palazzo di viale dei Promontori. In questo caso l’autore non è stato ancora identificato.

Un paio di giorni fa l’arresto di un altro sbandato che a Roma ha palpeggiato in un parco una bambina di 10 anni. (leggi qui) A dare l’allarme la mamma nelle vicinanze.