Bufera sul vescovo Spinillo e la curia di AVERSA sul via libera ai funerali pubblici in chiesa del boss Luigi Venosa

7 Agosto 2018 - 16:22

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Beh, noi un sospetto ce l’abbiamo su chi, all’interno della curia aversana, in un momento di distrazioni agostane, abbia potuto dare il placet per i funerali di un camorrista in chiesa, in una veste pubblica. Se lo chiede il consigliere regionale Borrelli. Non a sproposito. Perchè sulla pietas cristiana siamo tutti quanti d’accordo, ma l’idea di solennizzare pubblicamente le esequie di una persona colpevole di diversi omicidi e a capo di un clan camorristico, no questo non è stata una cosa seria.

Ma la curia di Aversa funziona così e abbiamo sempre più la sensazione che il vescovo Spinillo sia troppo debole per i soggetti che gli stanno intorno.

Comunicato stampa
Funerali boss Venosa. Borrelli. Il vescovo di Aversa verifichi chi e perché aveva autorizzato i funerali di un camorrista

Il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, verifichi chi e perché aveva autorizzato i funerali in Chiesa per una persona che, nel corso della sua vita, era stato protagonista di primo piano della camorra casertana”. A chiederlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “sarebbe stato assurdo celebrare funerali pubblici per il boss Luigi Venosa e, per fortuna, il questore di Caserta, Antonio Borrelli, li ha vietati, impedendo una nuova offesa per le tante vittime della camorra, comprese quelle innocenti che, inizialmente, vengono scambiate per affiliati come nel caso di Antonio Di Bona, ucciso da innocente nel corso della faida tra i Venosa e gli Schiavone”.

/> “Contro i camorristi bisogna essere intransigenti e la Chiesa non può assumere atteggiamenti benevoli verso chi provoca morte e dolore” ha aggiunto Borrelli per il quale “una cosa è il rispetto dei morti, altra cosa è mettere in campo iniziative e azioni che possono offendere le vittime della violenza dei camorristi”.