CAMORRA E DROGA. L’INTERCETTAZIONE. Ecco come venivano spartiti i soldi dello spaccio tra i capi del clan

5 Giugno 2018 - 08:08

MARCIANISE – Secondo l’impianto accusatorio del pm della Dda di Napoli Luigi Landolfi, alla guida del sodalizio dedito allo spaccio di droga smantellato ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Marcianise, c’erano tre figure: Primo Letizia, elemento di spicco dei Piccolo; Giovanni Pontillo, impegnato nell’attività illecita, e Aniello Bruno, ritenuto vicino ai Belforte, ma per il quale il gip ha escluso l’aggravante del metodo mafioso.

Era una suddivisione al 50% quella alla base dell’organizzazione. Gli introiti derivanti dall’attività di spaccio venivano divisi tra i fratelli Salvatore e Primo Letizia e Giovanni Pontillo.

Pontillo in particolare includeva nella sua quota il figliastro Aniello Bruno, ed utilizzava la sua quota anche per assistere gli affiliati.

Tra le intercettazioni ce n’è una in particolare tra Salvatore Letizia e Pontillo, i quali discutono proprio della divisione dei proventi.

S.Letizia: “Sono mille e sei, diviso tre… tutti e tre”.

Pontillo: “Non puoi fare diviso tre, devi fare diviso due! Io me la vedo con Lello (Aniello Bruno, ndPG) e quel ragazzo…

(…)

Pontillo: “Esce il guadagno… fai il conto su un chilo di ‘fumo’ 700 sono vostre!

S. Letizia: “Si… sette e cinquanta e sette e cinquanta”.

Pontillo: “No, settecento sono vostre e cinquanta… ad esempio, la ‘mazzetta’ a quello che lo mantiene, hai capito? Gli do il 50 euro di ‘mazzetta’ a quello che lo mantiene! Cento euro… settecento sono vostre e ottocento sono mie!

S. Letizia: “A posto!”.