CASAL DI PRINCIPE. Il nipote diretto di Cicciotto e’ mezzanotte candidato con Renato Natale. Problema suo, non nostro

27 Aprile 2019 - 09:40

CASAL DI PRINCIPE (G.G.) – Non dubitiamo che anche nelle liste di Luigi Petrillo, Carlo Corvino, Enrico Corvino (su quest’ultimo abbiamo scritto e argomentato già) e Mario Natale ci siano congiunti, parenti vicini e lontani, di persone implicate in vicende di camorra.

La storia, però, rende queste presenze, di cui pure ci occuperemo in seguito, molto meno importanti di quelle che, clamorosamente, compaiono nelle liste del “visitato dall’arcangelo della legalità” Renato Natale.

Attenzione, da parte nostra non c’è alcun intento polemico.

Logica ordinaria e il manuale elementare a cui deve ispirarsi un giornalista appena passabile non possono non considerare, in una scala di valore della notizia, molto più importante quella della candidatura, in appoggio a Renato Natale, di Luigi Cantelli nella lista “Ricostruiamo con Renato”.

Il problema di Cantelli candidato non è nostro, ma di Renato. E non perché Cantelli sia il nipote di Francesco Bidognetti, detto Cicciotto e’ mezzanotte, perché da una tribuna liberale come la nostra non leggerete mai una sola tesi, giacobinamente strutturata, che teorizzi la trasmissione del virus dell’identità camorristica da padre a figlio, da zio a nipote, come se la cosa fosse ineluttabile, inevitabile a causa del pur teorizzato atavismo lombrosiano.

Il problema, invece, è di Renato Natale e di tutti quelli come lui che attraverso la narrazione del sospetto, delle deduzioni logiche, hanno sempre costruito i contenuti della propria piattaforma politica. Casca proprio a proposito l’ultimo articolo pubblicato dal collega Mario De Michele su Campanianotizie.

De Michele ha raccontato proprio delle carriere, delle rendite di posizione dentro ad uffici stampa, consigli direttivi di associazioni fortemente remunerate anche con i soldi dello Stato, di taluni giornalisti e di talune giornaliste che hanno utilizzato il metodo giacobino per dividere Casal di Principe nelle categorie dei “pochi buoni e dei molti cattivi”.

Luigi Cantelli, dunque, per noi va valutato per quelle che sono la sua scienza, la sua conoscenza, e soprattutto per le parole forti e chiare (come diceva l’altro attore della compagnia Roberto Saviano, non bastano le definizioni generali) sull’esperienza di vita di suo zio Francesco Bidognetti e dei suoi accoliti.

In poche parole, secondo l’impostazione liberale di Casertace, l’unico, ma non leggero peso suppletivo che grava sulla candidatura di Luigi Cantelli sarebbe quello costituito dalla richiesta di uno specialissimo impegno dialettico, politico e fattuale sul fronte di un’anticamorra combattuta con nomi, cognomi e indirizzi.

Diverso è il discorso per l’arcangelo Renato. A lui e a quelli come lui non è mai bastato l’approccio laico-liberale a queste situazioni.

Lui e quelli come lui hanno dispensato patenti di legalità e di moralità collegandole anche e soprattutto alle parentele o alle contiguità tra chi stava in politica e chi, invece, faceva la camorra. Ecco perché il problema non è nostro, ma suo.

Scorrendo le liste, oltre al caso più clamoroso di Cantelli, ce ne sono anche altri.

Ad esempio, se noi non ci chiamassimo Casertace ma arcangelorenato.it punteremmo il dito accusatore contro Antonio Schiavone, anche lui candidato nella lista “Ricostruiamo con Renato”.

Suo zio Maurizio Schiavone, detto  “o’ cuccione”, ha fatto per anni coppia fissa con Nicola Schiavone.

Per non parlare del medico Francesco Schiavone, altro zio di Antonio Schiavone, vicesindaco in quota Alleanza Nazionale e poi Udc, di quelle amministrazioni cosentiniane di Cipriano Cristiano e di Francesco Goglia che rappresentano il target, il punto di riferimento in ogni discorso che Renato Natale fa sulla malapolitica associata ai poteri oscuri della criminalità organizzata.

Poi, giusto per gradire, qualche nome “di spiccio” sempre per Renato Natale sindaco: Amedeo Capasso, cugino di Maurizio Capasso fresco scarcerato del clan di “Peppe o’ padrino”, dunque evidentemente ex sostenitore di Cosentino; Ludovico Coronella, nipote di Claudio Schiavone, il re degli appalti coinvolto nell’inchiesta Cpl Concordia e in decine di lavori da noi segnalati come opachi del Consorzio di Bonifica del Basso Volturno.

A questo punto, visto che anche Mario Schiavone, cugino e vicino di casa di Francesco Schiavone “cicciariello”, è stato pure lui candidato nella stessa lista, allora abbiamo capito tutto.

Non si doveva chiamareRicostruiamo con Renato”, ma “La redenzione dell’arcangelo Renato”.

Tutti convertiti come San Paolo di Tarso sulla via di Damasco.

Un processo di ripensamento francescano favorito dalla presenza, sempre nella stessa lista, di Marisa Diana, cugina di don Peppe Diana, che poi vedremo (staremo particolarmente attenti) con quali combinazioni di preferenza con il maschietto di turno sarà votata.

 

 

LE LISTE A SOSTEGNO DI RENATO NATALE SINDACO:

‘Casale Rinasce con Renato’: Teresa Caterino, Raffaella Ciervo, Gianluca Corvino, Nicola Cristiano detto Massimo, Bernardo Diana, Caterina Di Puorto, Antonio Gagliardi, Rosa Iavarone, Margherita Iovine, Maria Letizia detta ‘Mirella’, Antonio Natale, Bernardo Natale, Vincenzo Noviello, Carmine Panaro, Riccardo Scalzone, Pasquale Zoppi.

 

Movimento Civico – Ricostruiamo con Renato: Salvatore Canale, Luigi Cantelli, Amedeo Capasso, Consiglia Caterino, Ludovico Coronella, Giuseppe Diana, Marisa Diana, Rosa Landolfo detta ‘Rossella’, Emilio Lanfranco, Alfonso Letizia, Annamaria Loffredo, Vincenzo Martino, Salvatore Pagano, Maria Grazia Prezioso, Antonio Schiavone, Mario Schiavone.

 

LE LISTE A SOSTEGNO DI LUIGI PETRILLO SINDACO “Rinascita” e “Ambiente nel cuore”:

Erman Petrillo, 25 anni, ragioniere; Angelina Cristiano, docente in pensione; Rocco Di Caterino, operaio edile; Gianluca Fellone, 37 anni, proprietario dei centri Domus Medica; Vincenzo Schiavone, 46 anni, perito industriale; Salvatore Affinito, 25 anni, studente di Ingegneria; Francesco Fichele, 21 anni, consulente assicurativo; Vincenzina Coppola, 55 anni, commerciante; Aniello Dell’Aversano, 31 anni, ingegnere; Giuseppe Petrillo, 38 anni, idraulico; Assunta Gioia, 39 anni, terapista; Felice Ciervo, 28 anni, studente universitario; Roberta Santagata, 28 anni, laureata in Giurisprudenza, Arcangelo Caterino e Maria Alfiero, 19 anni.