CASERTA. Carlo Marino “abbraccia” Zingaretti. Parte sempre in anticipo, poi puntualmente “lo fottono”

11 Settembre 2018 - 16:55

CASERTA – (g.g.) Fu senza dubbio il primo renziano della città di Caserta. Ebbe forse difficoltà a rendere credibile politicamente questa scelta perchè questa avveniva proprio nei tempi in cui Matteo Renzi conquistava consensi ed attenzioni grazie alla storia della rottamazione. Siccome Carlo Marino non era un politico di primo pelo, qualcuno, al tempo, disse beh, tu con quello che Renzi dice non c’entri nulla.

Poi successivamente, assistendo allo spettacolo delle adesioni alla corrente renziana dei Graziano, dei Marrazzo, si è capito che Carlo Marino ci poteva stare alla grande in quell’area politica perchè paragonato a questi qua, la sua era un’anima finanche più candida di quella di Martin Luther King.

Alle elezioni primarie del 29 dicembre 2012, in vista delle politiche del febbraio successivo, Marino e Graziano si scornarono e nessuno dei due riuscì ad ottenere la candidatura al Parlamento. Per un lungo periodo Graziano visse per isolare Marino nella corrente di Renzi. Da allora, però il sindaco aveva già compreso che con quel traffico da ora di punta che si era formato attorno all’allora leader del Pd, lui non avrebbe mai potuto avere quel ruolo di principale punto di riferimento, motivo per il quale già dal 2011 aveva sostenuto l’allora sindaco di Firenze.

Già, la filiera istituzionale. Casca, come si suol dire, a fagiuolo, il fatto che Nicola Zingaretti, outsider trasversale e non appartenente ad alcuna delle componenti interne, sia un presidente di Regione e quindi Carlo Marino può ancora una volta trovare una giustificazione per l’apertura di credito che somiglia tanto ad un’adesione al progetto politico del “fratello del commissario Montalbano”.

Oggi, il sindaco ha rotto gli indugi ed ha spedito un comunicato in cui annuncia la sua presenza per i prossimi 13 e 14 ottobre all’iniziativa “Piazza Grande”, organizzata proprio al governatore del Lazio. Com’è noto, Zingaretti, il congresso, lo farebbe anche domani mattina, perchè, stando ai sondaggi, vincerebbe, ai gazebo, a mani basse.

Chiaramente, Renzi che anni fa, quando conveniva a lui predicava la democrazia diretta e ci faceva due palle con la storia del voto controllato, dei vincoli che compulsavano lo spirito democratico delle primarie organizzate al tempo per designare il candidato premier e vinte, proprio per questo, da Bersani, ora fa i giochetti per evitare che il congresso si faccia, che i gazebo si aprano e che il popolo dei democrats possa trovare in Zingaretti una nuova possibilità di affermazione dei propri ideali, dei valori in cui crede.

Naturalmente, se il governatore del Lazio sarà tenuto a bagnomaria, senza che la sua posizione si rappresenti come una promessa concreta, certa, tangibile, per gli elettori del Pd, capiterà che alle Europee, magari, grazie alle cofecchie sulle preferenze che beninteso fanno tutti i partiti, il Pd possa conquistare un paio di punti rispetto alla catastrofe de 4 marzo, ma non di più, rimanendo in una condizione di sostanziosa minoranza che al massimo può sperare in una scissione dei 5 Stelle con l’ala sinistra del movimento, quella dei Fico e dei Di Battista, che spacca, che rompe per non stare più con la destra di Salvini.

A quel punto si aprirebbe una nuova fase che porterebbe dritti alle elezioni politiche anticipate, con tutte le incognite del caso.

Però ci siamo spinti troppo avanti con i discorsi. Carlo Marino è stato sempre uno pratico e siccome lui aveva pensato di fare un solo mandato da sindaco di Caserta, anche perchè difficilmente sarebbe eletto una seconda volta, per proiettarsi verso altre candidature al Parlamento o alla Regione, alla fine questa sua presenza a Roma è finalizzata a occupare la casella prima degli altri. Con Renzi gli è andata malissimo, stavolta chissà.

QUI SOTTO IL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO CARLO MARINO

Da quando sono Sindaco non mi occupo più in prima persona di questioni inerenti al PD e per questo motivo non ho partecipato finora al dibattito apertosi dopo la sconfitta elettorale del 4 marzo. Ma ho ricevuto nei giorni scorsi l’invito da parte di Nicola Zingaretti a partecipare ad ottobre alla giornata dedicata ai temi del governo locale
prevista in occasione del primo incontro nazionale di ‘Piazza Grande’ e ho deciso di parteciparvi. Ci sarò in quanto mi trovo d’accordo sull’esigenza di discutere di temi concreti superando ogni inutile divisione, concentrandoci sulla necessità di ricostruire un rapporto di fiducia con i nostri elettori, sia quelli che hanno continuato a votarci anche se critici, sia quelli che per far sentire ancora di più il loro dissenso si sono allontanati. Sono Sindaco di una importante città del Sud, di cui a volte si parla solo per disprezzare, raccontando – con malizia – solo una parte della verità. C’è anche qui nel Mezzogiorno una grande quantità di persone per bene che lavora, che studia, che progetta il futuro, che non si è arresa ad un destino di emarginazione. Noi che lavoriamo tutti i giorni perché le amministrazioni locali siano di aiuto a questi cittadini, abbiamo anche il dovere di far conoscere quanto di buono si è fatto in questi anni. Per questo motivo parteciperò all’incontro promosso da Zingaretti e lo ringrazio dell’invito”. A dichiararlo è il sindaco di Caserta, Carlo Marino.