CASERTA E PISTE CICLABILI VERE. Il comune ha perso 600 mila euro di finanziamento. Tutto nasce dalla gara vinta dal consorzio-amico del solito Pezzella e dal genero del compianto Giovanni Pascarella

22 Novembre 2023 - 13:29

Forse un errore in buona fede nel segnalare all’interno di questo mega anello ciclabile da 800 mila euro (di cui 200 sarebbero stati messi da Palazzo Castropignano) anche un tratto già in costruzione. Pesa, soprattutto i 30 giorni di inerzia dell’Ufficio Tecnico. Il Tar del Lazio ha confermato la decisione del ministero di escludere il progetto del capoluogo

CASERTA – I giudici della seconda sezione del TAR del Lazio hanno rigettato il ricorso presentato dal comune di Caserta, rappresentato dal socio di studio del sindaco Carlo Marino, l’avvocato Francesco Maria Caianiello, contro il decreto che escludeva il progetto da 600 mila euro del comune di Caserta per la creazione di una pista ciclabile che avrebbe girato attorno al capoluogo della nostra provincia.

Si tratta di una storia che va avanti dal 29 dicembre 2020, quando il comune di Caserta è stato ammesso al finanziamento di questo anello ciclabile.

L’amministrazione di Carlo Marino, però, dopo aver inviato il progetto al ministero dell’Ambiente, fa sapere agli uffici i romani che un tratto di questo anello ciclabile era stato già costruito, attingendo ad altri fondi. Questa notizia, in pratica, fa saltare il finanziamento.

Dal dicastero della Transazione Ecologica è arrivato un no molto chiaro sulla questione, in una nota alla quale l’amministrazione Marino ha avuto 30 giorni di tempo per rispondere. Ma si sa, l’ufficio tecnico del comune di Caserta è sempre impegnato, sempre indaffarato e questa

lettera è finita nel dimenticatoio. Tant’è che è divenuta definitiva l’esclusione del comune da questo finanziamento da 599 mila euro.

Provando a recuperare dati dalla cronologia della memoria, quale sarebbe il tratto di pista ciclabile incriminato che ha fatto perdere oltre mezzo milione di euro al comune?

Leggendo il progetto presentato al ministero e consultabile nella delibera di consiglio comunale del maggio 2019, il tratto di pista ciclabile già realizzato dovrebbe essere proprio quello di via Verdi, quel pezzo che, assieme al passaggio di Corso Giannone e via Renella, è costato 140 mila euro circa e i cui lavori sono stati affidati al consorzio Energos, ovvero il vestito dentro al quale Raffaele Pezzella, ritenuto dalla DDA e dalla procura di Benevento un finanziatore del clan dei Casalesi e corruttore di amministratori pubblici, tra cui Piero Cappello, presentissimo in questi anni sopra al municipio casertano, ha inserito la sua Comed per vincere appalti in diversi comuni della nostra provincia.

Energos, in realtà, ha consegnato alla casertana 3D Service, con sede a via G.M. Bosco, il cui socio di maggioranza è il geometra 29enne Agostino D’Addio. Nome meno noto rispetto a quello del suocero, l’imprenditore Giovanni Pascarella di Valle di Maddaloni. Ex sindaco di quel comune e imprenditore edile per anni attivissimo in città. Pascarella è deceduto nell’agosto del 2022.

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