ELEZIONI & CAMORRA. L’ex sindaco Pasquale Carbone non è più ai domiciliari

26 Febbraio 2019 - 12:08

SAN MARCELLINO (l.d.a./c.d.a.) – Ieri i giudici del Riesame della 12° sezione Collegio D,  da disposto con decreto la liberazione dalla misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di Pasquale Carbone, coinvolto nell’inchiesta che nei giorni scorsi ha portato ad una maxi operazione della Dda, relativamente al voto di scambio relativo alle elezioni 2015 regionali. I giudici hanno accolto la linea difensiva dell’avvocato difensore di Carbone, il penalista aversano Vittorio Caterino, che assiste Carbone.

La posizione dell’ex sindaco era molto complessa e difficile, la linea difensiva si basa su elementi importanti. La difesa ha in primo luogo fatto emergere come il proprio assistito abbia deciso di non sottrarsi all’interrogatorio e di rispondere a tutte le domande, che lo stesso è stato chiaro, lineare e preciso, oltre che supportando il tutto con elementi che comprovano la sua estraneità ai fatti contestati.

L’avvocato Caterino nell’articolata e complessa difesa ha fatto rilevare come ai fini della configurazione del delitto di scambio elettorale politico-mafioso, previsto dall’art. 416-ter c.p.p,. sia è necessaria la prova della pattuizione delle modalità di procacciamento del consenso con metodo mafioso.

Durante l’udienza del Riesame Pasquale Carbone ha anche chiarito e dimostrato di essersi rivolto, per la campagna elettorale, ad un’agenzia di marketing & comunicazione per la propaganda elettorale denominata New Comunication con sede in Vitulazio. Caterino ha anche fatto emergere, come in più occasione gli intercettati evidenziano panico, soprattutto nei momenti in cui si rendono conto di non riuscire a realizzare quanto promesso.