ESTORSIONI E RICICLAGGIO sull’asse Casapesenna-Grazzanise: un coraggioso imprenditore si costituisce parte civile

15 Giugno 2018 - 09:20

GRAZZANISE – Furono colpiti circa un anno fa da un’ordinanza di custodia cautelare per reati di camorra: estorsione, ricettazione e riciclaggio.

Nel gennaio scorso la Dda aveva chiuso le indagini, condotte dal pm Catello Maresca. Successivamente la stessa Dda ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e 8 gli indagati, divenuti a quel punto imputati.

Stamattina, davanti a un Gip del Tribunale di Napoli sono comparsi per la prima volta in udienza preliminare, viatico quasi certo per il loro rinvio a giudizio e per il processo che ne scaturirà.

Poco si è fatto, per un problema di notifiche, e il tutto è stato rinviato al prossimo 10 dicembre. Ma una novità va segnalata: un imprenditore, Francesco Zaccariello di Teverola si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Mario Griffo.

Si tratta di una delle vittime dell’attività estorsiva del gruppo criminale, legato al clan dei Casalesi.

Ricapitolando, il prossimo dicembre ricompariranno davanti al Gip Salvatore Buonpane, 46 anni, residente a San Tammaro; Salvatore Carlino, 49 anni, residente nella frazione Brezza di Grazzanise; Domenico Farina, 45 anni, di San Prisco; Giuseppe Garofalo, 46 anni, di Casapesenna e già detenuto per altri reati essendo uno storico affiliato al gruppo Zagaria; Paolo Gravante, 53 anni, di Grazzanise; Carolina Palazzo, 48 anni, della frazione Brezza; Francesco Zagaria, residente a Giano Vetusto.