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Limbadi, i beni confiscati alla 'ndrangheta assegnati ad un sodalizio di Cetraro

Uno degli stabili confiscati

I beni confiscati alla criminalità organizzata hanno trovato un gestore. Alla scadenza dell'avviso emanato dal Comune, sul tavolo del responsabile dell'area tecnica, Francesco Mazzitelli, sono arrivate due buste contenenti la richiesta per l'affidamento in gestione del patrimonio sottratto alla disponibilità della 'ndrangheta. A inoltrarle sono state l'organizzazione di volontariato “San Benedetto Abate” con sede a Cetraro e che opera in stretto contatto con don Ennio Stamile coordinatore di Libera per la Calabria, nonchè l'associazione “Unity and Frienship” con sede in Campania.

Successivamente, la commissione composta da Francesco Mazzitelli, Giuseppe Craveli e Salvatore Soldano, ha proceduto all'apertura delle buste e, verificata la regolarità della documentazione allegata, ha assegnato alla “San Benedetto Abate” 78 punti e alla “Unity and Friendship” 38.

Sulla scorta di tali risultati, sarà, con ogni probabilità, la prima a gestire un patrimonio costituito da una villa di 750 mq ubicata in località “Santa”, un fabbricato di 645 mq adibito a residence in località “Giardino”, un laboratorio di 139 mq sempre il località “Giardino”, un terreno agricolo con fabbricato in località “Petti di Razza” con un'estensione pari a 61mila mq e, infine, un altro appezzamento di terreno sito in contrada “Gurnera” di 37mila mq.

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