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Corteo di CasaPound a Ponte San Giovanni, Anpi e Cgil: «Perugia è antifascista, non sia autorizzato»

Manifesti della manifestazione annunciata per sabato 16 dicembre da CasaPound

Manifestazione annunciata per sabato 16 dicembre. La presa di posizione di chi protesta: «Pronti a difendere i nostri quartieri da chi vuole sporcarli con l’odio, l’intolleranza e la paura del diverso»

PERUGIA – Manca ancora una settimana alla data scelta da CasaPound per sfilare in corteo a Ponte San Giovanni. Non mancano invece le polemiche. Quelle di Anpi e Cgil che oggi chiedono, con una nota congiunta, di non autorizzare la manifestazione.

«Si svolgerà sabato 16 dicembre alle 16 il corteo di CasaPound per le vie di uno dei quartieri più popolosi della periferia perugina», l’annuncio di Antonio Ribecco, responsabile perugino del movimento. Ponte San Giovanni il luogo prescelto: «Abbiamo scelto questo quartiere perché è il simbolo della periferia completamente stravolta dall’immigrazione incontrollata, che crea problemi quotidiani anche agli anziani, con le pressanti richieste di soldi da parte di donne straniere per favori sessuali nei parchi del quartiere, per non parlare poi dei problemi legati alla spaccio di droga e alla prostituzione». «Con questo corteo – conclude Ribecco – vogliamo dare voce a tutti quegli italiani vessati da questi soprusi e che sono stanchi dalle non risposte delle istituzioni».

La ferma presa di posizione di Cgil Umbria, Cgil Perugia e Anpi Perugia non si è fatta attendere. «Perugia è città di pace, Perugia è città dell’accoglienza, Perugia è, oggi come ieri, fieramente, città antifascista – scrivono  le tre sigle -. Per questo come Cgil e Anpi, insieme a tutte le altre realtà associative che si riconoscono nei valori della Costituzione, riteniamo inaccettabile che i nuovi fascisti di Casa Pound sfilino e manifestino per le vie della nostra città. Sarebbe un fatto grave, tanto più alla luce dei recenti episodi di violenza neofascista che si sono verificati in diverse zone del Paese, da ultimo l’aggressione di un dirigente della Fiom Cgil a Forlì. Siamo pertanto a chiedere alle autorità competenti di non autorizzare la sfilata neofascista promossa nel quartiere di Ponte San Giovanni per sabato 16 dicembre. In caso contrario saremo pronti a difendere i nostri quartieri da chi vuole sporcarli con l’odio, l’intolleranza e la paura del diverso».

E anche Rifondazione comunista di Perugia si unisce alla richiesta dell’Anpi alle autorità competenti affinché non autorizzino la parata fascista organizzata per sabato 16 dicembre a Ponte San Giovanni.  «Sarebbe un insopportabile sfregio alla memoria di pace, accoglienza e antifascismo della nostra città – dice Oscar Monaco, segretario provinciale di Rifondazione comunista di Perugia -. La recrudescenza di forme pericolose e inquietanti di estremismo di matrice neofascista nel nostro Paese non è un frutto di un destino cinico e baro, ma è il risultato del continuo inseguire la destra da parte dei governi di centrosinistra a guida Pd e della loro scellerata gestione della crisi economica che sfocia in una barbarica guerra tra poveri. Rifondazione comunista ha già presentato in passato ordini del giorno nelle assemblee elettive mirati a negare la concessione di qualsiasi spazio pubblico ad organizzazioni di ispirazione fascista e continuerà a farlo; inoltre sarà al fianco delle iniziative di tutte le forze democratiche e antifasciste qualora sciaguratamente la manifestazione non dovesse essere fermata».

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