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Milano-Cortina, a Tokyo con la novità di Anterselva

CORTINA. All’assemblea generale dei comitati olimpici mondiali, che si svolgerà a Tokio nei prossimi giorni, è in programma la prima presentazione della candidatura italiana Milano-Cortina alle...

Francesco Dal Mas
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CORTINA. All’assemblea generale dei comitati olimpici mondiali, che si svolgerà a Tokio nei prossimi giorni, è in programma la prima presentazione della candidatura italiana Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali 2026.

«Una candidatura», sottolinea il presidente del Coni, Giovanni Malagò, «resa ancora più forte dalla complementarietà delle sedi: tra l’altro in assoluta sintonia con l’agenda 2020 varata dal Cio per contenere i costi e indirizzare eticamente i Giochi futuri».

È decisamente fiducioso, Malagò; che in Giappone ha cominciato il forcing di relazioni diplomatiche verso l’assegnazione di giugno 2019, dove solo Stoccolma potrebbe sbarrare la strada a Milano-Cortina. È rientrata in gioco, tra l’altro, Anterselva, con l’esplicita disponibilità data dal presidente della Provincia di Bolzano, Kompatscher, ad ospitare il biathlon.

“Olimpiadi 2026, colloqui con Sala (sindaco di Milano, ndr) e Zaia (presidente Regione Veneto, ndr): anche Milano e Cortina appoggiano Anterselva, che viene confermata come sede del biathlon per i Giochi. Giusto premio per il grande lavoro del comitato organizzatore locale e dei tanti volontari”: questo il twitter ufficiale di Kompatscher.

Nei mesi scorsi la provincia di Bolzano aveva chiarito che non avrebbe proposto una propria candidatura olimpica, ma che avrebbe messo a disposizione i propri impianti per un’eventuale candidatura italiana. Anterselva, località storica del biathlon italiano e mondiale, tra l’altro ospiterà nel 2020 i prossimi Mondiali. Molto atteso il vertice di domani, in Giappone, al quale interverrà lo stesso Malagò, anticipando di poco i contributi, carichi d’entusiasmo – come gli stessi autori hanno anticipato – del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e del governatore del Veneto, Luca Zaia; il tutto prima che la campionessa olimpica Arianna Fontana scenda in pista per chiudere la parte italiana della cerimonia. Malagò, ancora ieri, si è dichiarato fiducioso sulla questione.

Non mancano però le fibrillazioni. Tornando a parlare di fondi per l’evento 2026, il vicepremier Luigi Di Maio ha detto che quell’appuntamento sarà un esempio di autonomia di Lombardia e Veneto. In altre parole, le due Regioni dovranno arrangiarsi. «Vuol dire che saranno le Olimpiadi del Lombardo-Veneto», è stato l’immediato commento del presidente della Lombardia Attilio Fontana. Continua dunque la discussione sulle risorse e sul possibile coinvolgimento (o meno) del governo anche dal punto di vista finanziario. Ma La Lega è convinta che prima o poi ce la farà. E in Lombardia, come in Veneto, ampia è la condivisione dell’obiettivo; le diverse appartenenze politiche non fanno problema. —

Francesco Dal Mas

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