Pd, Stefano attacca Emiliano«Il suo civismo opaco occupa posti»

diBepi Castellaneta

«Il civismo opaco di Emiliano occupa posti e rende irriconoscibile l’identità del Pd». Così, senza usare mezzi termini, il senatore salentino Dario Stefano sferra un attacco frontale al presidente della Puglia, Michele Emiliano, e spiega il suo addio al Partito democratico. Stefano ha parlato della sua decisione a Radio a Radicale. »Ho riconsegnato la tessera del Pd - ha precisato - per rimanere coerente con i miei valori e con le mie idee. Enrico Letta è responsabile di una strategia politico-parlamentare fallimentare cominciata con l’arenamento del ddl Zan e proseguita con la miopia avuta durante le convulse elezioni del Quirinale, dove il suo alleato per la pelle Giuseppe Conte si era messo d’accordo con Salvini».

I rapporti coi pentastellati

Il senatore salentino si è soffermato inoltre sui rapporti tra i dem e il Movimento Cinque Stelle. «Abbiamo scoperto l’inaffidabilità di Conte - ha dichiarato - l’ultimo giorno di vita della legislatura, senza avere un piano B. Ora è in piedi una coalizione con Fratoianni e soprattutto con Bonelli che durante le giunte di Vendola in Puglia fu nostro avversario. La loro presenza forse spiega l’improvvisa scomparsa di qualsiasi riferimento all’agenda Draghi».

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15 agosto 2022 2022 ( modifica il 16 agosto 2022 2022 | 08:56)