8 dicembre 2018 - 16:44

Rinascente, sit-in delle commesse: arrivano vescovo e sindaco di Padova

La protesta contro la chiusura dello store, fissata per il 15 febbraio, Previsti scioperi

di Davide D’Attino

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Le commesse della Rinascente con il sindaco e con il vescovo
Le commesse della Rinascente con il sindaco e con il vescovo

PADOVA Un presidio di protesta molto partecipato, frizzante e rumoroso, che ha riscosso la solidarietà di tantissimi padovani a passeggio per il centro storico, a cominciare da alcune colleghe di Coin e poi dal sindaco Sergio Giordani e dal vescovo, monsignor Claudio Cipolla, entrambi reduci dalla tradizionale cerimonia della Madonna dei Noli. E’ quello che si è svolto la mattina di sabato 8 dicembre a Padova tra via VIII Febbraio e piazza Garibaldi, di fronte alla Rinascente, e che ha visto protagonista una trentina di commesse del megastore inaugurato nel 1999 e di cui, un paio di settimane fa, è stata annunciata la chiusura il 15 febbraio 2019. I vertici italiani dell’azienda, fondata a Milano nel 1865 e oggi di proprietà del colosso thailandese Central Group, si sono impegnati a ricollocare i 39 dipendenti a tempo indeterminato, quasi tutti donne e mamme con un’età media di 45 anni, negli altri nove punti vendita sparsi per il Paese.

La minaccia di sciopero

Ma le commesse non ci stanno e, dopo la disperazione, ora, supportate dai loro rappresentanti sindacali di Cgil e Cisl, minacciano scioperi per i prossimi due weekend (15 e 16 e 22 e 23 dicembre). Cioè proprio quelli in cui migliaia di persone andranno a caccia degli ultimi regali da mettere sotto l’albero. «Rinascente di nome, morente di fatto», è stato uno degli slogan ripetuti a gran voce dalle manifestanti. Il sindaco Giordani ha promesso che farà il possibile per garantire la loro riassunzione da parte del futuro inquilino dell’immobile. Mentre il vescovo Cipolla, prima di benedirle, ha recitato un’Ave Maria con loro, ricordando poi le parole di Papa Francesco: «Il lavoro è fondamentale per la dignità della persona».

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