25 maggio 2018 - 11:49

FdI, candidato a processo per furto di vongole. Furlanetto: «Fatto grave, passo indietro subito»

Nelle liste di Fratelli d’Italia scoppia il caso di Paolo Tessarin

di Antonio Andreotti

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ADRIA Scoppia il caso politico nelle liste di Fratelli d’Italia ad Adria, a poco più di un paio di settimane dal primo turno elettorale del 10 giugno. Il candidato sindaco Giorgia Furlanetto, già assessore nella giunta uscente di Massimo Barbujani, ha scoperto che il pescatore 56enne di Taglio di Po Paolo Tessarin, in lista con lei per il consiglio in quota al movimento «Grande Nord», è imputato in un processo a Rovigo per furto aggravato che si concluderà il prossimo mese. La vicenda giudiziaria riguarda una presunta razzia in un allevamento di vongole veraci a Porto Caleri di Rosolina, che Tessarin avrebbe commesso alcuni anni fa utilizzando mezzi da pesca non leciti. Materiale sufficiente, una volta che Furlanetto è stata informata, per far scoppiare il caso. Il badiese Ivo Baccaglini, esponente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, non usa giri di parole: «Prendiamo le distanze da un candidato consigliere di cui solo il 24 maggio si è saputa la sua personale pendenza giudiziaria. Depenneremo il nome dalla lista e ci presenteremo con 15 candidati anziché 16».

Paolo Tessarin, candidato ad Adria con Fratelli d’Italia
Paolo Tessarin, candidato ad Adria con Fratelli d’Italia

Le accuse

Giorgia Furlanetto è «dispiaciuta di non potermi definire garantista nei confronti di Tessarin a cui esprimo i migliori auguri, ma pretendiamo dal candidato un passo indietro immediato. Non è un iscritto di Fratelli d’Italia ed è inserito nella nostra lista come indipendente, ma poco conta. L’aver taciuto la sua condizione di imputato è un fatto grave». A restare col cerino (politico) in mano è il responsabile provinciale di «Grande Nord» Daniele Margotti, sponsor del candidato: «Paolo Tessarin si è giustificato sostenendo di non aver messo a conoscenza i vertici del processo perché le accuse sono assurde e avrà modo di dimostrarlo. Se avessi saputo prima del procedimento – conclude - gli avrei consigliato a gran voce di non candidarsi sino all’esito del giudizio»

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