11 maggio 2019 - 08:51

Treviso, picchia la sorella che beve Prosecco. Islamico allontanato

La donna di origine magrebina che da sempre vive a Castelfranco Veneto veste all’occidentale, esce con gli amici, va al bar e consuma alcolici

di Milvana Citter

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CASTELFRANCO (TREVISO) Una sorella che veste all’occidentale, esce con gli amici, va al bar e beve alcolici. Nulla di più normale per un qualsiasi ventenne, ma non per un giovane di origine magrebina che da sempre vive a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, ma che, da musulmano osservante, ha fatto pagare cara, alla sorella, quell’uscita al bar. Quando l’ha trovata nel locale, mentre rideva con gli amici maschi, seduta davanti a un tavolo colmo di calici di Prosecco e superalcolici, ha perso ogni controllo: è corso dentro e le ha urlato «Sei una poco di buono». Quindi, dopo averla afferrata per i capelli, l’ha trascinata fuori prendendola a calci e buttandola a terra. Il tutto davanti agli occhi atterriti degli amici della ragazza, che hanno provato a fermarlo. E vittima della furia integralista del 21enne non sarebbe solo la sorella, di un anno più grande, ma anche la minore (di 17 anni) nonché la madre 40enne che, esasperate, lo hanno denunciato per lesioni e ingiurie. Per questo al giovane è stato imposto il divieto di avvicinamento alle tre donne.

La questura di Treviso
La questura di Treviso

La situazione

I fatti risalgono a qualche settimana fa, ma sarebbero stati il culmine di una situazione che si trascina da tempo e che vedrebbe il 21enne diventare di giorno in giorno sempre più osservante. Fedele musulmano, vorrebbe che lo fossero anche la madre e le sorelle. Ma loro, pur essendo osservanti, non sono così radicali. La loro è una famiglia integrata, che vive a Castelfranco Veneto da molti anni. Il padre è morto cinque anni fa, e da allora il giovane è diventato il maschio di casa. Ma la madre non si è persa d’animo e si è trovata un buon lavoro che consente alla famiglia di godere di un certo agio. La sorella più piccola va a scuola, la maggiore ha iniziato a lavorare e tutte e tre vivono all’occidentale, frequentando gli amici e, se capita, uscendo di sera. Cosa che il 21enne, però, non riesce ad accettare. «Colpa delle cattive amicizie che mio figlio si è fatto in questi anni e che lo hanno fatto diventare un fanatico», ha detto la madre ai carabinieri quando ha denunciato le violenze subite. Contro di lei il ragazzo si era scagliato varie volte, strattonandola e insultandola. Mentre pretenderebbe che la sorella 17enne uscisse di casa solo per andare a scuola. Fino al culmine, la sera del 30 marzo, quando ha aggredito la sorella. La 22enne era uscita con gli amici per un aperitivo in un locale del centro. Niente di più che qualche chiacchiera insieme. Ma la giovane, perduta la cognizione del tempo, non aveva risposto alle ripetute telefonate che il fratello, infastidito dal ritardo, le aveva fatto. Allora il 21enne era uscito a cercarla e quando l’ha vista in mezzo a un gruppo di amici maschi ridere e scherzare davanti ai calici di vino non ci ha più visto. L’ha presa per i capelli trascinandola fuori dal locale e urlandone: «Sei ubriaca. Non ti vergogni? Sei una poco di buono». La ragazza, riuscita a liberarsi, era corsa a casa dalla madre e insieme, dopo essersi recate al pronto soccorso, avevano deciso di rivolgersi ai carabinieri. E questa volta per denunciare tutto, anche la «radicalizzazione» del fratello che aveva trasformato la loro vita in un incubo.

La denuncia

Con la denuncia dalla procura è partita, a carico del 21enne, la richiesta di allontanamento da casa e divieto di avvicinamento alla madre e alle sorelle. Richieste concesse dal gip Angelo Mascolo, davanti al quale il ragazzo, assistito dall’avvocato Roberto Quintavalle, è comparso ieri. Ha risposto alle domande, respingendo le accuse e provando a difendersi: «Mia sorella era ubriaca, volevo solo aiutarla e portarla a casa. Con mia madre, invece, le liti sono frequenti, ma solo perché vuole costringermi a fare le stagioni al mare come cameriere, ma io non voglio perché mi pagano poco».

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