10 ottobre 2018 - 08:48

Olimpiadi, c’è il via libera: sfida a Calgary e Stoccolma. Zaia: «Stiamo scrivendo la storia»

Via libera a Milano-Cortina 2026. Sondaggio Cio: l’82% dei veneti vuole le Olimpiadi

di Marco Bonet

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VENEZIA La notizia, a lungo attesa, è infine arrivata. Ed è esattamente quella che si attendeva: Milano-Cortina è ufficialmente candidata ai Giochi Olimpici Invernali del 2026. L’Assemblea del Cio, riunita a Buenos Aires, ha votato ieri il suo inserimento nella «short list» delle pretendenti, insieme alla canadese Calgary e alla svedese Stoccolma. Inizia così il percorso vero e proprio che potrebbe catapultare il Veneto di nuovo sul palcoscenico globale dei Giochi a settant’anni da Cortina 1956, un evento che cambiò radicalmente i destini della Regina delle Dolomiti e di tutta la montagna veneta. «Si sta scrivendo una pagina di storia» commenta soddisfatto il governatore Luca Zaia.

L’annuncio

L’ufficialità è arrivata alle 20.13, con un lancio Ansa. A strettissimo giro, Zaia ha confermato: «Siamo nella short list: è una svolta strepitosa ed emozionante per un’Olimpiade che diventerà endemica per tutta la montagna veneta, non solo per Cortina, le cui ricadute positive avrebbero effetti per decenni». Calgary (che già ospitò i Giochi nel 1988) e Stoccolma sono per il governatore «avversari difficili, rispettabili, ma non insuperabili». La prima deve infatti affrontare un delicato referendum popolare il 13 novembre, la seconda non ha ancora l’appoggio del Governo svedese perché, dopo le elezioni del 9 settembre, ancora non è stato formato un Esecutivo. Non solo: durante la sessione argentina il vicepresidente Juan Antonio Samaranch Jr ha allegato al Rapporto sottoposto all’attenzione dell’Assemblea un sondaggio commissionato dallo stesso Cio riguardante il sentimento della popolazione verso l’evento, realizzato nelle tre città e, per la candidatura italiana, anche in Lombardia e Veneto. Ebbene, ne è emerso che solo il 49% degli abitanti di Stoccolma accolgono con favore i Giochi del 2026, percentuale che sale al 54% per Calgary ma schizza all’83% per Milano-Cortina. Una tendenza confermata a livello regionale in Lombardia (71%) e Veneto (82%).

L’entusiasmo

Un entusiasmo che, c’è da credere, non lascerà indifferente il Comitato olimpico. «Ci si trova davanti a tre candidature solide - ha detto Samaranch - in città che hanno strutture efficienti, e grande esperienza di organizzazioni di eventi internazionali». Inoltre, ha aggiunto, «tutti i progetti sono impostati sulla base delle linee guida delineate nell’Agenda 2020». L’assegnazione avverrà a settembre 2019, non più a Milano però, perché per ragioni di opportunità il Cio ha preferito spostare quella sessione, già in agenda, a Losanna: «Da oggi a quel giorno, non dobbiamo sprecare un minuto - ha avvertito Zaia - dobbiamo lavorare con energia e concentrazione, facendo squadra per centrare l’obbiettivo, costruendo un dossier sempre più dettagliato e raffinato, tessendo relazioni positive e dando ai tecnici del Cio la totale collaborazione per le loro visite alle strutture». Visite che inizieranno già a metà di questo mese. «Grazie al Cio che ha apprezzato la nostra candidatura e al Coni ha creduto in noi, ora ci aspettiamo una risposta positiva anche dal Governo» ha commentato il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, riferendosi alla decisione dell’Esecutivo legastellato di garantire alla candidatura l’appoggio politico, ma non quello economico.

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