IL VOTO SOTTO ESAME/5
Europee, i commissari da Giolitti a Mogherini
Il primo fu il nipote dello statista liberale, l’ultima e ancora in carica è l’Alta rappresentante Ue
1.Antonio Giolitti 1977-1985
Antonio Giolitti nacque a Roma nel 1915, il 12 febbraio. Nipote di Giovanni Giolitti e vicino alla politica fin dalla giovane età: negli anni ‘30 e ‘40 frequenta il gruppo Giustizia e Libertà e successivamente, dopo l’armistizio dell’8 settembre, fece parte di alcune bande partigiane. Sempre in questi anni si laurea in diritto civile all’Università La Sapienza di Roma e si iscrisse alla divisione del Pci locale, dal quale venne eletto deputato nel 1945. Dopo la rivoluzione ungherese del 1956, abbandona il PCI e si iscrisse al Partito Socialista Italiano. Fu più volte ministro del Bilancio dello Stato italiano per un periodo che va dal 1963 al 1974 con alcune interruzioni, e, nel 1977, cominciò a lavorare per la Commissione Europea, accettando l’incarico come commissario per la Politica Regionale, fino al 1985. Divenne senatore nel gruppo misto con il Pci nel ‘87 per poi, a fine del suo mandato, lasciare la politica.