29 agosto 2018 - 12:22

Zaia contro Riondino: «Ha violentato il vero senso della Mostra del Cinema»

Il governatore del Veneto attacca il «madrino» del Festival di Venezia dopo le sue bordate contro Salvini. «La Biennale non è mai stata una passerella politica»

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Michele Riondino
Michele Riondino

VENEZIA «Do schei de mona in scarsea no fa mai mal. Questo vecchio e saggio detto veneto significa che nella vita bisogna essere umili e saper anche tacere senza voler sempre fare il primo della classe. Mi dispiace per Riondino per le sue dichiarazioni sul ministro Salvini, ma sarebbe stato lo stesso rispetto a qualsiasi politico senza eccezione alcuna, ha rovinato la sacralità della Mostra». Lo dice il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, sulle dichiarazioni rilasciate dal «madrino» della Mostra del Cinema di Venezia Michele Riondino contro il ministro dell’Interno. «Forse Riondino non sa - aggiunge Zaia - che noi non abbiamo mai politicizzato questa manifestazione e i politici non sono mai saliti sul palco. Non serviva davvero che arrivasse questa persona a violentare il senso vero della Mostra del Cinema».

«Riondino ha perso una buona occasione per tacere»

«È disdicevole - prosegue il governatore del Veneto - che lo abbia fatto uno che non tiene affatto in considerazione che proprio il tollerante Veneto gli ha affidato l’incarico, pur conoscendo bene le sue idee. Insomma il tollerante Veneto ha dato un prestigioso incarico all’intollerante Riondino, il quale, affermando “lo eviterei se lo incontrassi”, non offende in realtà Salvini, ma tutti i cittadini che ha votato scegliendo questo Governo. Ricordiamogli magari che siamo in democrazia. Se pensa di venire in Veneto a fare l’eroe ha trovato il posto sbagliato. Visto che a volte Riondino cita Pasolini - conclude Zaia - gli ricordo un altro famoso pensiero a questo grande intellettuale: “Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato”. Ecco: Riondino ha perso una buona occasione per tacere»

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