6 agosto 2018 - 09:53

Proiettili di gomma contro i lupi, arriva lo stop del ministro dell’Ambiente

Summit ad Asiago fra Regione e sottosegretario Gava (Lega) che si era detta d’accordo con la richiesta della Regione Veneto. Ad agire dovevano essere i soli forestali

di Davide Orsato

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ASIAGO (VICENZA) I carabinieri forestali potranno sparare ai lupi con dei proiettili di gomma, allontanandoli in questo modo dagli alpeggi. Il sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava (Lega) si era detta favorevole alla richiesta presentata dalla Regione Veneto durante un incontro con gli amministratori di Asiago e il presidente della Reggenza dei 7 Comuni (che ha ereditato le funzioni della comunità montana) Emanuele Munari. Ma qualche ora dopo arriva lo stop del ministro dell’Ambiente, il pentastellato Sergio Costa: «Non sono d’accordo sull’utilizzo di proiettili di gomma contro i lupi», come richiesto dalla Regione Veneto per un esemplare che si avvicina troppo alle case sull’altipiano di Asiago. Lo ha reso noto all’agenzia Ansa l’ufficio stampa del ministro. Costa, spiega il ministero, «non ha ancora ricevuto la richiesta della Regione Veneto. Quando arriverà, la valuterà, alla luce del parere tecnico dell’Ispra (il centro studi del ministero, ndr) e di una verifica della situazione effettiva. Ma a suo avviso, l’uso di proiettili di gomma per allontanare la fauna selvatica non è ammissibile».

Il summit ad Asiago

Il “summit” di Asiago era stato organizzato approfittando delle ferie in montagna del sottosegretario, proprio per dibattere della questione lupo. Secondo il sottosegretario Gava, sarebbe possibile un approccio diverso, dato che i lupi, che ormai sulle Alpi hanno superato le 1.500 unità non sarebbero più da considerarsi una specie in via d’estinzione. In Veneto ce ne sono 43, divisi in sei branchi, ma ci sarebbero nuove cucciolate. L’uso di proiettili di gomma sarebbe consentito solo ai militari, con funzioni dissuasorie, qualora i predatori si trovassero nelle vicinanze di allevamenti.

La comunità montana

«Si trattava di una misura deterrente – afferma Munari – che andava di pari passo a all’introduzione della radiocollarizzazione. Per quest’ultima c’è già il via libera, e la fase operativa inizierà a breve. L’obiettivo era quello di far sì che i lupi si comportino da lupi, evitino di predare i capi allevati e si concentrino sulla fauna selvatica, il cui numero è aumentato significativamente”.

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