24 agosto 2018 - 10:43

«Zona infestata da finocchi molesti»: al Lazzaretto i volantini omofobi firmati con un simbolo nazista

Il parco è un luogo di incontri omosessuali, dove si sono verificati però anche aggressioni e pestaggi

di Angiola Petronio

shadow

Il volantino trovato al Lazzaretto
Il volantino trovato al Lazzaretto

VERONA Chi ha visto quei volantini ha bollato gli autori come «eco-omofobi». Ma chi ha vergato quelle righe con cui ha tappezzato la zona del Lazzaretto, si è identificato anche in un altro modo. Quello del neofascismo.

Il volantino

E se la Digos ha «tranquillizzato» la città spiegando chechi ha aggredito la coppia gay sulla scalinata della Gran Guardia è un ragazzo «mai evidenziatosi sotto il profilo politico», i venti della destra omofoba in questi giorni stanno spirando al Parco dell’Adige Sud. È lì che sono stati disseminati dei ciclostilati il cui testo non lascia spazio a interpretazioni: «Attenzione. Zona altamente inquinata da immondizia abbandonata e da finocchi molesti». E poi quell’«invito», assolutamente funesto: «Tieni pulito l’ambiente! Difendi la natura!». Il tutto «firmato» con la scala a tre pioli. Ma non quella della tifoseria dell’Hellas. Quella delle frange neofasciste che bazzicano il Bentegodi e che il secondo piolo lo hanno sostituito con una runa celtica. Quella «Wolfsangel», il gancio del lupo, cara al nazismo che ne aveva fatto il suo simbolo prima di adottare la svastica e «firma» di Terza Posizione, il movimento eversivo neofascista eversivo fondato el 1978, da Giuseppe Dimitri, Gabriele Adinolfi e Roberto Fiore, leader fondatore di Forza Nuova.

La segnalazione

Sono stati seminati in tutto il parco, quei ciclostilati. Quel parco che da sempre è un luogo d’incontro per i gay, ma che è stato anche lo tetro scenario di pestaggi e aggressioni contro persone omosessuali. Una di loro ha preso quel foglio e lo ha portato all’associazione Pianeta Milk Arcigay Verona che lo ha segnalato alla Digos.L’Assemblea 17 dicembre, che oltre al Milk riunisce il circolo Pink, Non Una di Meno e Azione Antifascista ha deciso di renderlo pubblico. «Quei volantini appesi agli alberi - si dice in un comunicato - non lasciano presupporre nulla di buono, visti i precedenti. Li dovremmo forse considerare un avvertimento? Seguiranno azioni violente? O si tratta solo lo schiamazzo di chi al Lazzaretto non è riuscito a conoscere nessuno?».

Il corteo contro l’omofobia

Non si è lasciata sfuggire la «coincidenza temporale», l’Assemblea. Quella che ha visto il fiorire dei volantini giustappunto pochi giorni dopo il corteo in piazza Bra per rispondere all’aggressione contro Andrea ed Angelo. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di persone contro la violenza omofoba. «Forse non è un caso che il consueto velenoso clima d’intolleranza che respiriamo a Verona torni a manifestarsi». E su quel «finocchi molesti» la risposta arriva a strettissimo giro di posta. «I molestatori in questo caso sono altri e cioè coloro che diffondono l’odio contro le persone omosessuali e transessuali. Coloro che sono d’altra parte prontissimi a strumentalizzare l’aggressione in piazza Bra per i propri fini politici. A loro rispondiamo con forza: non sui nostri corpi. Un’aggressione omofoba è un’aggressione omofoba». Il Lazzaretto verrà «vigilato» per proteggere gli incontri. «Se ci saranno episodi violenti o aggressioni - spiega l’Assemblea - sapremo già da che parte girarci...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA