28 maggio 2018 - 11:50

Farah, la polizia pakistana: impossibile confermare l’aborto

La ragazza avrebbe escluso l’interruzione della gravidanza

di Redazione Online

shadow

Farah  parla alla stampa in sala Arazzi (foto Sartori)
Farah parla alla stampa in sala Arazzi (foto Sartori)

VERONA La polizia del Punjab ha reso noto di non aver potuto confermare che Farah Tanveer, la ragazza pakistana di 19 anni residente da 10 anni in Italia e che i genitori avrebbero costretto ad abortire giorni fa a Lahore, ha effettivamente interrotto una gravidanza. Lo ha dichiarato un ufficiale di polizia alla Bbc in lingua urdu. Il commissario Qaisar Aziz, responsabile della stazione di polizia di Garhi Shahu, ha spiegato che «la ragazza stessa ha negato di essere stata costretta con la forza ad abortire, anche se i vicini hanno sostenuto che questo era accaduto. Comunque registrando la sua dichiarazione lei ha escluso di fronte a me di aver subito un aborto». Gli attivisti sociali pachistani sospettano però che questa versione possa in qualche modo essere stata imposta alla ragazza, rientrata in Italia grazie all’intervento della Farnesina, vista la prospettiva per suo padre di una pesante condanna carceraria. L’ufficiale ha poi detto che la giovane è stata per un tempo brevissimo con la polizia, negandosi anche ad esami clinici per chiarire l’accaduto. Sul suo corpo, ha osservato, « non vi erano segni di tortura, né lei ha denunciato una situazione simile». La madre di Farah, anch’essa intervistata dalla Bbc, ha assicurato «che lei non ci ha detto nulla circa una gravidanza o un aborto, e noi non sapevamo nulla di tutto questo». Quello che so, ha aggiunto, «è che aveva un’amicizia con un giovane cristiano in Italia. Noi non eravamo d’accordo perché lui non era musulmano e perché non aveva un buon carattere e poi perché era abituato a flirtare con altre ragazze». Noi, ha proseguito, «le abbiamo anche detto che se il suo partner si fosse convertito all’Islam avremmo dato il nostro accordo». La madre ha assicurato anche che il viaggio in Pakistan «lo ha fatto di sua spontanea volontà, passando tre mesi felici e partecipando con gioia al matrimonio del cugino con cui si è ritratta in video e fotografie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA