20 dicembre 2018 - 13:17

Vicenza. Violenza sessuale di gruppo otto anni all’ex cartomante

Già condannato per abusi su minori. La nuova vittima ha 17 anni

di Benedetta Centin

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VICENZA Per due volte in arresto per aver abusato di un minore e per due volte condannato. L’ultima sentenza, emessa dal giudice Mariella Albarano di Salerno, pesa come un macigno: otto gli anni di reclusione inflitti al termine del processo con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. Ma lui insiste: «Non ero nemmeno lì quel giorno, non ho alcuna responsabilità». E il suo avvocato, Anna Zanini, che aveva depositato i tabulati telefonici per dimostrare la sua estraneità alle accuse, annuncia il ricorso in Appello. Lui è Simone Criscuolo, 50enne originario di Agerola (Napoli) e residente a Vicenza, ex cartomante in tv, arrestato nell’estate 2016 e accusato di aver preso parte a uno stupro di gruppo su un 17enne, in un centro massaggi di Cava de’ Tirreni, nel Salernitano, il 29 dicembre 2015.

Simone Criscuolo (archivio)
Simone Criscuolo (archivio)

La recidiva

A pesare, per Criscuolo, anche la recidiva: era già stato arrestato a Vicenza nel 2006, per aver abusato di un 14enne, e nel 2010 aveva patteggiato due anni di reclusione. Il giudice salernitano ha condannato anche gli altri due, per un totale di 24 anni e 4 mesi di pene. In particolare 9 anni e 8 mesi al titolare della struttura, Giuseppe Alfieri, 51enne del posto, che avrebbe adescato il minore, e 6 anni e 8 mesi a Salvatore Ultimo, 72enne di Nocera. Violenza sessuale, pornografia minorile e stupro di gruppo su minore le contestazioni nei loro confronti. Per il pm Elena Guarino gli adulti avevano soggiogato il minore, confondendolo, approfittando della sua fragilità per convincerlo a fare sesso. Prima attraverso la simulazione con dei pupazzi e poi con sesso orale fino allo stupro di gruppo. Per l’accusa i quattro – un quarto che indossava una maschera non è stato identificato - avrebbero violentato a turno il ragazzo di 17 anni (oggi maggiorenne) che è stato sentito nella forma dell’incidente probatorio sulle violenze del 29 dicembre 2015. Quel giorno gli adulti lo avrebbero legato ad un lettino, intimandogli di stare fermo e in silenzio, quindi lo avrebbero costretto a dei rapporti sessuali. Scene, queste, riprese col cellulare proprio da Criscuolo stando all’imputazione. Ma dagli approfondimenti svolti dall’avvocato Anna Zanini il 50enne sarebbe stato a Salerno tra 28 e 30 dicembre 2015, senza mai spostarsi a Cava de’ Tirreni: lo attesterebbero i tabulati telefonici. Per lo più la vittima ha parlato di lui come di un uomo magro, ma all’epoca pesava 145 chili. Tutti aspetti sui cui si fonderà ora l’Appello. La denuncia degli abusi era scattata solo quando la madre del ragazzo aveva scoperto delle chat sospette sul suo cellulare. E allora il giovane aveva raccontato di quegli incontri segreti nel centro estetico, di quelle sedute con massaggi a luci rosse, inizialmente con Alfieri, che lo avrebbe anche tenuto sotto scacco: se non avesse continuato a frequentare il centro estetico avrebbe diffuso i video hot.

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