18 febbraio 2019 - 12:19

Cori razzisti, partita sospesa nel campionato Uisp

A Decima insulti ai giocatori filippini della Bellandi’s Basket. Frabetti: «Pronte sanzioni»

di Alessandro Mossini

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La squadra della Bellandi’s Basket (ex Libertas San Felice)
La squadra della Bellandi’s Basket (ex Libertas San Felice)

Per una volta, l’intelligenza di molti ha limitato l’idiozia di pochi: episodio decisamente spiacevole quello accaduto mercoledì scorso a Decima nella partita di basket amatori Uisp tra i locali Flippers e il Bellandi’s Basket (ex Libertas San Felice), con la gara sospesa per diversi minuti per cori razzisti all’indirizzo di alcuni giocatori filippini militanti tra gli ospiti. Insulti arrivati dai tifosi della squadra amatoriale locale e che dirigenti e giocatori dello stesso Decima hanno contribuito a stoppare mentre i due arbitri — tra cui Simone Rocco di Torrepadula, figlio dell’ex consigliere comunale Niccolò — hanno interrotto la gara, successivamente portata a termine con la vittoria 65-58 del Bellandi’s.

Partita sospesa

«Il comportamento degli arbitri ha fatto in modo che l’episodio venisse circoscritto — ha spiegato Fabio Frabetti, coordinatore del basket Uisp Bologna — squadra e società di Decima sono state irreprensibili. Il no al razzismo è un presupposto irrinunciabile nello sport e nella vita, specie per la Uisp. Ora prenderemo le decisioni esaminando il referto». Ovvero una sanzione e una o più partite a porte chiuse per il Decima, punendo così i «tifosi» responsabili.

Le reazioni

E un incontro chiarificatore tra le parti, visto che qualche punzecchiatura social c’è stata: «Se ci sono stati, i cori offensivi sono stati repressi in modo duro e deciso da noi. Gli avversari hanno dato una visione distorta dei fatti e scritto pubblicamente calunnie contro la squadra e il paese intero» hanno scritto su Facebook i Flippers, postando una foto insieme agli Strangers (altra squadra del campionato, interamente composta da ragazzi filippini). «Il vergognoso coro filippino pezzo di m… si è sentito molto bene. Non condanniamo Decima ma questa gente che si definisce tifo», hanno risposto i Bellandi’s.

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