11 agosto 2018 - 16:54

Moschea a Bologna, Zuppi: «Impariamo a vivere insieme»

L’arcivescovo si tiene lontano dalle polemiche del centrodestra ma invita «a trovare sempre quello che unisce e mettere da parte quello che divide»

di Redazione online

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BOLOGNA - «Dobbiamo imparare a vivere insieme». L’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, non cita direttamente il tema della moschea. Ma è con queste parole che, ai microfoni dell’emittente locale Trc, Zuppi risponde al termine della messa per la festa di Santa Chiara, nel santuario del Corpus Domini a Bologna, a proposito delle polemiche scoppiate in questi giorni sulla permuta tra il Comune di Bologna e l’Ente di gestione dei beni islamici di Italia. Un’operazione con cui Palazzo D’Accursio ha ceduto per 99 anni il diritto di superficie del Centro di cultura islamica di via Pallavicini, in cambio di un terreno in viale Felsina.

Le polemiche

Contro l’accordo è subito insorto il centrodestra cittadino, temendo la realizzazione di una nuova grande moschea a Bologna. E sulla questione ieri è intervenuto con durezza («Roba da matti») anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Invita invece alla comunione l’arcivescovo, pur senza entrare in maniera diretta nella polemica. «Siamo troppo paralleli- afferma Zuppi- dobbiamo imparare a vivere insieme agli altri, il che vuol dire qualcosa di piu’ di un condominio. Vuole dire anche imparare, all’interno della Chiesa e fuori dalla Chiesa, a trovare sempre quello che unisce e mettere da parte quello che ci divide», manda a dire l’arcivescovo.

Il Pd replica a Salvini

«Nessuno regala niente, si tratta di una permuta». Così il deputato Pd Andrea De Maria replica alle affermazioni del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha preso di mira il Comune di Bologna per l’operazione con cui Palazzo D’Accursio ha ceduto per 99 anni all’Ente di gestione dei beni islamici di Italia il diritto di superficie il Centro di cultura islamica di via Pallavicini, in cambio di un terreno in viale Felsina. «Una permuta alla pari», ci tiene a precisare De Maria. Che poi censura il ministro. «Salvini attacca Bologna ancora una volta- afferma il deputato Pd- lo fa in modo impreciso nel merito, raccontando in maniera sbagliata l’atto amministrativo che ha assunto la Giunta Comunale. Ma soprattutto lo fa ribadendo una visione delle nostre comunità sbagliata e pericolosa». Bologna, rivendica De Maria, «ha sempre difeso e difende un’altra idea della società, quella della nostra Costituzione. La libertà di professare la propria fede religiosa è un elemento di civiltà e di coesione sociale. Un messaggio di odio o di divisione porta solo conflitti e insicurezza per tutti». Bologna, ci tiene a ricordare l’esponente Pd, «è Medaglia d’oro della Resistenza e ha sempre difeso i valori della libertà e della democrazia. So che tanti bolognesi sapranno rifiutare le provocazioni di Salvini, è così che saremo fedeli ai valori della nostra storia e all’altezza delle sfide del futuro».

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