25 agosto 2018 - 11:28

Materne, ritorno a scuola con duello. Scontro Comune-sindacati

Palazzo d’Accursio impone il rientro il 30 agosto. Ma per le sigle l’ordine di servizio sarebbe contro il contratto

di Daniela Corneo

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BOLOGNA - L’avvio della scuola materna il 3 settembre non avverrà certo in un clima sereno. Che un po’ ce lo si potesse aspettare era scontato, visto il braccio di ferro tra Comune e maestre dell’infanzia che va avanti da ormai due anni per l’impiego delle insegnanti degli Enti locali nel periodo estivo, decisione poi ritirata dall’amministrazione che, con una mossa inaspettata, ha poi deciso di anticipare l’avvio dell’anno scolastico per le scuole d’infanzia di una settimana rispetto agli anni precedenti. Quell’avvio al 3 settembre, però, aveva già scatenato la rivolta tra le insegnanti, richiamate al lavoro per la preparazione delle attività didattiche dal 30 agosto.

Lo scontro

Dopo la richiesta di chiarimenti dei sindacati, soprattutto per le assunte del contratto Scuola (che sono tenute a una settimana di lavoro frontale con i bambini in meno rispetto alle colleghe degli Enti locali), sembrava che, a inizio estate, una circolare della direttrice della Ies, Miriam Pepe, avesse calmato le acque e dato un’indicazione operativa che potesse accontentare tutte le parti in causa. E invece in questi giorni a casa delle maestre stanno arrivando le lettere raccomandate con l’ordine di servizio che impone a tutte, anche a quelle del contratto Scuola, il rientro in classe giovedì prossimo. E a firmare l’ordine di servizio, in contrasto con le indicazioni di Pepe, è la responsabile dell’area educativa 0-6 della Ies, Anna Giordano, alla guida del settore dalla primavera scorsa. Una «sorpresa» che ha lasciato basite le insegnanti, che già a luglio stavano pensando di muoversi per vie legali o con ricorsi. E adesso la Rsu, appena i lavoratori rientreranno dalle ferie, sta spingendo per fare un’assemblea urgente e decidere il da farsi.

La data della discordia

Da parte loro i sindacati chiederanno al più presto un ulteriore incontro a Palazzo d’Accursio per sbrogliare questa matassa e garantire un rientro sereno a scuola a insegnanti e bambini. «Il contendere — spiega Susi Bagni, segretaria provinciale della Cgil Scuola — ha sempre a che fare con il rientro al lavoro il 30 e 31 agosto. Tra noi e l’amministrazione è rimasta un’interpretazione diversa sul rientro o meno delle docenti con il contratto Scuola: per noi non sono obbligate a rientrare, per il Comune sì, ma l’amministrazione ha margine per farlo con le maestre degli Enti locali, non con le altre». Un mese fa sembrava essersi tutto più o meno appianato con la circolare della Pepe che parlava di autonomia dei docenti nell’organizzare le attività propedeutiche al rientro in classe. «Ma in questi giorni stanno invece arrivando — spiega Bagni — le lettere firmate da Giordano con gli ordini di servizio: si chiede alle maestre di essere obbligatoriamente in classe dal 30 agosto». Eppure quelle stesse maestre, proprio su indicazione dei sindacati, avevano scritto all’amministrazione per dire che non sarebbero rientrate in servizio prima dell’inizio di settembre. «Lo dice il contratto e la Ies sta semplicemente violando il contratto Scuola che prevede che dall’1 luglio al 31 agosto si possano fare le ferie».

Lo scenario

A questo punto bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi giorni. I collaboratori scolastici è previsto che rientrino già da lunedì prossimo. Sulle maestre, almeno quelle con il contratto Scuola, resta il punto di domanda. In molte sono sul piede di guerra e non è escluso che l’apertura delle scuole ai bimbi, fissata per il 3 settembre, non avvenga in un clima sereno. «Se il Comune vuole fare percorsi di omogeneizzazione tra i due contratti, lo faccia però rispettando il contratto, altrimenti non funziona», chiude Bagni.

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