21 aprile 2018 - 12:51

Bolognesi dal Papa, il vescovo Zuppi: «Grazie Francesco»

L’incontro a Roma per ringraziare il Pontefice della visita in Emilia-Romagna dell’1 ottobre 2017, Gianni Morandi canta davanti a migliaia di pellegrini

di Redazione online

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ROMA- Cita l’anniversario della liberazione di Bologna, il vescovo Matteo Zuppi, nel suo saluto a Papa Francesco in occasione della visita della diocesi bolognese e di quella di Cesena-Sarsina a Roma per ricambiare la visita di Bergoglio dell’1 ottobre 2017: «È la festa della liberazione per la nostra città, giorno che ci rende sensibili a chi vive ancora sotto le tirannie, i totalitarismi e che anelano alla Resurrezione della Pace. Bologna ha la Libertas nel suo motto, cioè difendere l’uomo affrancandolo da ogni schiavitù». Ma nel discorso del vescovo c’è anche il ricordo del cardinale Lercaro, che «insegnava ad apparecchiare con cura e bellezza le due mense, quella dell’Eucarestia e quella della condivisione con tutti, particolarmente i più poveri». E del suo predecessore, il cardinale Caffarra, «che aveva atteso con gioia la celebrazione e che è morto solo poche settimane prima». E oltre ai ringraziamenti per la giornata dell’1 ottobre, con il pranzo a San Petronio, c’è spazio per una promessa: «Le assicuriamo che faremo di tutto perché l’ascensore sociale, oggi in difficoltà, permetta di offrire un futuro ai giovani». Da Bologna sono arrivati 11.000 pellegrini, da Cesena circa 2.000. Tra loro una delegazione di 150 persone tra carcerati della Dozza, disabili, migranti dell’hub di via Mattei, bisognosi assistiti dalla Caritas e da altre associazioni, quelli che Zuppi ha definito «ospiti d’onore». Per portare a Roma la delegazione emiliana sono stati organizzati due treni speciali e oltre cento pullman. A intrattenere il pubblico, in attesa dell’arrivo del Pontefice, Gianni Morandi: accompagnato dalla chitarra, ha eseguito canzoni come «Un mondo d’amore», «C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones», «Piazza Grande», «Romagna Mia».

Papa Francesco è entrato in Piazza San Pietro poco dopo mezzogiorno: «Vi incoraggio a far risuonare nelle vostre comunità la chiamata alla santità che riguarda ogni battezzato e ogni condizione di vita. Nella santità consiste la piena realizzazione di ogni aspirazione del cuore umano. È un cammino che parte dal fonte battesimale e porta fino al Cielo, e si attua giorno per giorno accogliendo il Vangelo nella vita concreta», ha detto rivolgendosi ai fedeli. «Con questo impegno e con questo slancio missionario, destinato a ridare nuovo impulso all’evangelizzazione delle vostre Diocesi, darete un seguito concreto alle esortazioni che vi ho rivolto nel corso della mia visita — l’esortazione —. Non stancatevi di cercare Dio e il suo Regno al di sopra di ogni cosa e di impegnarvi al servizio dei fratelli, sempre in stile di semplicità e di fraternità». Il Pontefice poi ha ricordato la visita in Emilia-Romagna: «Conservo viva la memoria degli incontri che ho vissuto nelle vostre città . Non dimentico l’accoglienza che mi avete riservato e i momenti di fede e di preghiera che abbiamo condiviso, ai quali hanno preso parte fedeli provenienti da ogni parte delle vostre rispettive Diocesi».

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