28 luglio 2018 - 09:23

«Ecco come si scrocca una Mobike»
Il video del leghista fa infuriare Priolo

Il consigliere Bosco mostra sui social come «clonare» una bici. Bufera in Comune

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BOLOGNA — Come (non farsi) hackerare la Mobike. Ha fatto discutere venerdì in commissione il video che il consigliere comunale della Lega Nord, Umberto Bosco, ha postato nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook. In realtà il consigliere del Carroccio voleva mostrare «una grande falla che consente ai furbetti di pedalare a spese altrui». Risultato: ne è venuta fuori una sorta di video guida per gli aspiranti furbetti che potrebbero usare le bici arancioni «clonando» il Qr code di un altro utente. «Non voglio certo istigare le persone a fregare il sistema — dice Bosco nel video — semmai voglio sollecitare Mobike a trovare al più presto una soluzione e impedire l’uso della bici a scrocco».

Comportamento inopportuno

La mossa social di Bosco, però, ha fatto infuriare l’assessore alla Mobilità Irene Priolo che venerdì in commissione non ha nascosto la sua indignazione. «Siamo rappresentanti delle istituzioni e abbiamo un compito educativo prima degli altri — ha ammonito l’assessore al Traffico — questo vuol dire diffondere i comportamenti virtuosi, non quelli non virtuosi». E ancora: «L’iniziativa di Bosco risulta un po’ inaccettabile», continua l’assessore, rivelando che il leghista già qualche tempo fa le aveva anticipato di aver trovato una «falla» nel sistema-Mobike. Al consigliere Priolo aveva chiesto di segnalarla al Comune e invece il tutto è finito su Facebook. E «non è una falla del sistema», bensì «un’indicazione — continua Priolo — su come furbescamente possiamo rubare soldi al vicino o a un altro bolognese o addirittura a un turista»: e questo tramite un meccanismo «ai limiti del penale». Insomma, se quella di Bosco magari non è «istigazione a delinquere», quanto meno «non è un comportamento opportuno da parte di un consigliere delle istituzioni — affonda Priolo — usare i social per evidenziare non un buco del sistema, ma un comportamento lesivo nei confronti degli altri cittadini». L’utilizzo di un espediente simile «non era mai avvenuto» e quindi «lo ha inventato Bosco», sottolinea Priolo. All’attacco del consigliere della Lega Nord, che si è difeso dicendo che prima di divulgare l’informazione si è preoccupato di trovare una soluzione, è andato il Pd in commissione. «Magari posto un video in cui mostro che se acquisto una tronchese posso usarla per tagliare i lucchetti delle bici parcheggiate», ha punzecchiato Roberto Fattori.

I numeri del successo Mobike

È Davide Lazzari, Business development di Mobike in Italia, a rispondere a Bosco: «Quello di cui parla Bosco è un sistema molto farraginoso con cui non si va a fregare Mobike, ma un altro cittadino». La commissione di venerdì è quindi diventata anche l’occasione per fare il punto sull’uso delle Mobike a Bologna. «Qui c’è stato un successo planetario», ha detto gongolando lo stesso Lazzari. Che ha portato i numeri del fenomeno delle bici arancioni sotto le Due Torri: in un mese ci sono stati 200.000 noleggi, sono state 60.000 le persone che hanno scaricato l’app e 31.000 quelle che hanno utilizzato il servizio. «Non c’è un’altra città in Italia, anche con più bici e più persone — ha detto il manager — che per noi gira così bene. Grazie a Bologna anche l’Italia sta avendo un riscontro mondiale per Mobike». Numeri che spingono Mobike a migliorare il servizio. Ad aprile arriveranno 300 e-bike: chi vorrà potrà acquistare una batteria (grande quanto uno smartphone) e inserirla di volta in volta nella bici individuata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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