28 luglio 2018 - 15:27

Rimini, in 250 alla «processione riparatrice» prima del Gay Pride

Con il comitato cattolico tradizionalista Beata Giovanna Scopelli hanno sfilato anche alcuni attivisti di Forza Nuova

di Redazione online

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BOLOGNA — La processione riparatrice che anticipa il Gay Pride. È andata in scena a Rimini e vi hanno partecipato 250 persone lungo le vie del centro storico, dalla Chiesa di San Gaudenzo in Piazza Mazzini fino alla Chiesa del Suffragio in Piazza Ferrari. La «processione di riparazione pubblica» è stata indetta dal comitato cattolico tradizionalista Beata Giovanna Scopelli di Reggio Emilia in occasione del Summer Pride, manifestazione dell’orgoglio Lgbt in programma nel tardo pomeriggio di sabato sul Lungomare di Rimini. Davanti alla chiesa — attorniati discretamente dalle forze dell’ordine che li hanno scortati lungo il cammino — i partecipanti si sono raccolti in preghiera prima di muoversi per le strade recitando le Litanie dei Santi. A comporre il drappello, fedeli giunti da Parma, Reggio Emilia, Forlì, Ravenna e Modena, oltre ai padroni di casa riminesi. Molte le famiglie con bambini e passeggini, in diversi hanno sfilato indossando magliette con la scritta «Instaurare Omnia in Christo». C’erano anche alcuni attivisti locali di Forza Nuova in maglietta nera con la scritta Identità Tradizione e tre aderenti all’associazione femminile forzanovista Evita Peron con i loro bimbi nel passeggino. Il parroco modenese don Giorgio Bellei, prima della processione, ha spiegato come non vada considerata «una manifestazione ma una preghiera di riparazione, con la forma liturgica della Processione», il cui «scopo primario non è sfilare in strada ma fare un’offerta pubblica a Dio in riparazione di uno scandalo, ugualmente pubblico. L’obiettivo del Comitato non è protestare politicamente contro le cosiddette unioni civili, che in ogni caso sono da condannare fermamente» quanto porre rimedio all’«atto contro natura».

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