5 maggio 2018 - 09:00

Bologna, mancano le aule: ipotesi classi nella parrocchia

Mancano 125 posti. Trattativa con la Curia, il Comune ha chiesto alcuni locali in via Saffi

di Daniela Corneo

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BOLOGNA - Il Comune, alla disperata ricerca da mesi di nuovi spazi per le scuole primarie del quartiere Porto-Saragozza, adesso è costretto a bussare al portone della Curia. È molto probabile che i bambini del quartiere, dove ci sarà una forte pressione di residenti in età scolare soprattutto dall’anno scolastico 2018/2019, troveranno posto in alcuni spazi individuati all’interno di una parrocchia in via Saffi.

A febbraio Palazzo d’Accursio aveva pubblicato un avviso pubblico per trovare un edificio idoneo a ospitare 125 bambini in realtà già a partire dal prossimo anno scolastico. Una ricerca coincisa con lo slittamento della tanto attesa ricostruzione delle ex scuole medie Carracci di via Battaglia, occupate in tempi recenti da punkabbestia e persone vicine al movimento antagonista. Ma quell’avviso pubblico, scaduto a inizio aprile, era andato completamente deserto. Quindi erano stati contattati alcuni soggetti privati, ma gli interventi da realizzare per ospitare delle aule scolastiche sarebbero stati troppo consistenti. Da qui, adesso, la richiesta alla Curia.

A raccontare della trattativa in corso con Via Altabella e con alcune parrocchie del Porto-Saragozza è stata, ieri in commissione a Palazzo d’Accursio, la dirigente del settore Patrimonio, Raffaela Bruni. «Abbiamo contattato una serie di parrocchie che hanno spazi che esse stesse destinano a nidi e materne», ha spiegato. Quella probabilmente più idonea è una parrocchia di via Saffi che ha spazi dove i bambini del territorio già svolgono attività di dopo scuola. Ma rispetto all’obiettivo iniziale di reperire cinque aule, per un totale di 125 posti, l’amministrazione adesso ha ridimensionato le aspettative e punta a trovare, intanto, due o tre aule, estensibili al massimo a quattro. Del resto il bando era stato tarato su «livelli cautelativamente ampi», aveva specificato qualche settimana fa la vicesindaco con delega alla Scuola Marilena Pillati.

Due parrocchie della zona Porto-Saragozza si sono rese disponibili, ha raccontato ieri Bruni ai consiglieri, e ora «attraverso il filtro della Curia siamo entrati in contatto e stiamo svolgendo una trattativa: dovremmo riuscire ad arrivare a fine percorso».

Intanto ieri in commissione è stato illustrato il secondo adeguamento al programma dei lavori pubblici 2018-2020 che, tra le varie voci, registra anche i 550.000 euro dell’avanzo 2017 destinati alla demolizione e alla bonifica delle ex elementari Carracci. «Il progetto di demolizione è pronto e non appena le risorse saranno disponibili, cioè quando sarà approvato questo atto — ha spiegato ieri la dirigente — potrà partire la gara. Del resto sappiamo che è un intervento molto urgente, tant’è vero che con lo stesso avanzo 2017 abbiamo individuato anche le risorse per il concorso di progettazione, che verrà bandito contestualmente alla demolizione». Insomma, prima si parte e prima quel quartiere potrà contare su una scuola in più che, nei piani, dovrà ospitare alcune classi di primaria oltre che le medie, decongestionando così gli istituti di una parte del Porto-Saragozza.

Ma proprio le ex Carracci hanno fatto da spunto ieri per una segnalazione di Elena Foresti dell’M5S sulla materna e il nido Marzabotto, chiuso nel 2015. «I lavori — dice la grillina — sarebbero dovuti iniziare l’anno successivo, invece adesso sembra che gli interventi di demolizione e ricostruzione partano dal 2019. Nel frattempo il settore che si occupa del verde sta seguendo questi giardini scolastici? Vengono fatte le manutenzioni ai giochi esterni per evitare deterioramento? L’auspicio è che no avvenga ciò che è capitato con i materiali delle ex scuole Carracci».

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