3 ottobre 2018 - 08:27

Bologna capitale delle religioni, Zuppi: «Dialogo contro gli estremisti»

Dal 14 al 16 ottobre la comunità di Sant’Egidio porta in città «Ponti di pace»: attesi migliaia di visitatori e leader delle altre fedi religiose

di Marina Amaduzzi

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BOLOGNA - Bologna per tre giorni, dal 14 al 16 ottobre, sarà al centro del dialogo e dell’incontro interreligioso. I suoi portici diventeranno «Ponti di pace». Oltre 300 leader delle religioni, del mondo della cultura e delle istituzioni arriveranno da tutto il mondo per l’appuntamento annuale della Comunità di Sant’Egidio nello «spirito di Assisi». «Sarà un’occasione anche per la crescita del dialogo e dell’incontro tra le varie culture e religioni che convivono a Bologna», sottolinea il sindaco Virginio Merola, «insieme, nonostante la differenza di credo, ribadiremo che l’utilizzo della religione a scopo di violenza è una bestemmia». «Ciò che celebreremo — precisa l’arcivescovo Matteo Zuppi — non sarà la fusione dell’esperienza di fede di ciascuna in un’unica super-religione, ma il dialogo. Ovvero ciò che i fondamentalisti temono di più». Incontro anche con non credenti. Negli ultimi due anni fu il filosofo Zygmunt Bauman a portare il suo prezioso contributo alla cultura del dialogo.

Chi ci sarà

Il pomeriggio del 14 in fiera ci sarà l’assemblea inaugurale con il grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, che ha incontrato tre volte papa Francesco, il patriarca ortodosso di Alessandria e di tutta l’Africa Theodoros II, il patriarca siro ortodosso Ignatius Aphrem II e il rabbino capo di Francia Haim Korsia. Ci saranno anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e l’ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi. Sarà presente il viceministro degli Esteri Emanuela Del Re e sono stati invitati il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che dovrebbe confermare o meno l’arrivo nei prossimi giorni, e il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. Non verrà invece il presidente francese Emmanuel Macron che era stato invitato.

Il programma

Il 15 e il 16 si susseguiranno ben 34 incontri in diversi luoghi della città e con alcuni appuntamenti in provincia e in regione (Castelfranco Emilia e Ferrara). Si parlerà di malattia, guarigione e valore della vita con il medico Grégoire Ahongbonon, che si batte per la dignità e la cura dei malati di mente nell’Africa Occidentale. E ancora di Europa e della sua crisi con Prodi, Tajani e l’intellettuale polacco Adam Michnik; delle guerre dimenticate con il giornalista Domenico Quirico, rapito in Siria; della tragedia dei bambini Rohingya, di sviluppo sostenibile con Graziano Delrio e il rettore dell’Alma Mater Francesco Ubertini, di solidarietà tra generazioni con Joseph Shen Bin, uno dei tre vescovi cinesi che saranno a Bologna, una visita storica. Ci saranno un incontro tra i liceali della città e padre Solalinde che in Messico difende i migranti e strappa i giovani dalla rete dei narcotrafficanti, ma anche un confronto tra Islam e Cristianesimo a cui partecipano Khaled Akasheh del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, l’arcivescovo di Cotabato (Mindanao) nelle Filippine, cardinale Orlando Beltran Quevedo e l’iraniano Bibi Fatemeh Mooasvi Nezhad dell’istituto per il dialogo interreligioso.

La figlia di Martin Luther King

Particolarmente atteso è anche il forum dei giovani universitari al cinema Perla dall’emblematico titolo «I have a dream: per un mondo senza razzismo e violenza» a cui parteciperà la figlia di Martin Luther King, Bernice, che sarà una delle protagoniste del pomeriggio del 16, momento finale e cruciale della manifestazione. Sarà lei a consegnare nelle mani di 40 bambini l’Appello per la pace nel mondo in occasione dei 50 anni dall’assassinio di suo padre. Sul sagrato di San Petronio con lei ci saranno tutti i leader delle religioni che termineranno qui la processione dopo le preghiere in diversi luoghi. Attese migliaia di persone, duemila i volontari.

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